«C'è pochissimo dna, - ha aggiunto De Stefano - al processo d'appello bis io dissi: 'guardate che se facciamo quest'esame, poi non si potrà più fare nessun esame ulteriore, ce n'è talmente poco che noi saremmo costretti ad utilizzarlo tuttò. Tutti: giudice, accusa, difesa e parti civili dissero 'certo, lo faccia anche se si distrugge la provà. Quel test non si può ripetere. L'unica cosa che non si può escludere è che ci sia del dna maschile. Ma di chi sia non si può sapere».
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