La protesta dilaga, blocchi e scontri
in Puglia assalto alle sedi sindacali

La protesta dilaga, blocchi e scontri in Puglia assalto alle sedi sindacali
di Carlo Mercuri
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Giovedì 12 Dicembre 2013, 07:55 - Ultimo aggiornamento: 09:12
ROMA - La Capitale blindata con la metropolitana occupata, Torino epicentro della protesta con la Procura che ha deciso di procedere per i reati di devastazione e saccheggio, Milano dove la rivolta dei forconi si è scontrata con il tifo degli ultrà dell’Ajax, Genova ancora paralizzata.



Il terzo giorno della mobilitazione cosiddetta dei “Forconi” la rivolta non si placa e anzi si allarga a macchia d’olio, dal Nord al Sud.



A Milano, come si diceva, sono scoppiati tafferugli tra i manifestanti e tifosi dell’Ajax. Il pullman degli olandesi è rimasto bloccato e i tifosi, inviperiti, hanno cominciato a menar le mani. Più tardi, negli scontri tra tifoserie opposte, tre olandesi sarebbero rimasti feriti.



GLI EPISODI CRITICI

Altro episodio che fotografa il livello della tensione a Savona: un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione in una libreria al grido di «chiudete la libreria!», «bruciate i libri!». La Cgil ha inoltre denunciato «l’assalto alle Camere del Lavoro» dei rivoltosi in alcune città pugliesi: «Ad Andria, Cerignola e Barletta si è tentato di ostacolare l’esercizio dell’attività sindacale, con gravi minacce, lancio di oggetti e qualche caso di tentativo di irruzione nelle Camere del Lavoro». A Torino, un gruppo di autonomi dei centri sociali unitosi ai dimostranti ha scagliato bottiglie contro le forze dell’ordine. Nel capoluogo piemontese sono state arrestate cinque persone: fra esse, un camionista che rallentava deliberatamente il traffico, un giovane che voleva impedire a un tassista di lavorare e due che hanno costretto i negozianti a chiudere. La Procura guidata da Gian Carlo Caselli ipotizza, nel fascicolo già aperto, i reati di devastazione, saccheggio, istigazione a delinquere, resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata e lesioni.



IL VIMINALE

Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha affermato: «Dai servizi di Intelligence segnali chiari, non avremo remore a reprimere ogni minaccia o intimidazione che dovesse essere espressione di atteggiamenti delinquenziali». Berlusconi ha deciso di fare retromarcia rinviando l’incontro con gli autotrasportatori per il timore di esporsi a strumentalizzazioni. «Rivolgo però il mio invito al governo affinché si faccia subito interlocutore» delle loro istanze, ha detto il Cavaliere. Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha invece affermato: «Dopo il voto di fiducia i Forconi dovrebbero entrare in Parlamento».
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