La primogenita dell'ingegnere di Paternò, 47 anni lo scorso 23 marzo, ex-presidente di Fondiaria Sai ed ex-vicepresidente di Premafin, è sotto processo a Torino. Manipolazione del mercato e falso in bilancio aggravato le accuse nei suoi confronti. L'inchiesta è quella dei pm Marco Gianoglio e Vittorio Nessi, relativa al presunto falso nel bilancio 2010. Secondo l'accusa, permise l'indebita distribuzione ai Ligresti di dividendi per 251 milioni di euro. Con l'aggravante di aver arrecato, per lo stesso importo, un danno a non meno di 12 mila risparmiatori.
Il processo con il rito immediato è iniziato lo scorso 4 dicembre e vede tra gli imputati anche il padre Salvatore e tre manager che lo scorso luglio furono colpiti da un ordine di custodia cautelare: Antonio Talarico, Fausto Marchionni ed Emanuele Erbetta. Il 28 gennaio successivo, la richiesta di patteggiamento avanzata dalla donna è stata respinta dal gip del tribunale di Torino, Sandra Recchione. Troppo pochi, la decisione del magistrato, i tre anni e quattro mesi, più trenta mila euro di multa, che aveva concordato con i pm.
Dallo stesso processo è uscita la sorella Giulia, che ha patteggiato una condanna a due anni e otto mesi. È stato invece trasferito a Milano il processo a carico del fratello Paolo, l'unico ad essere sfuggito all'arresto perchè cittadino svizzero.
Intanto, oggi, nel corso della nuova udienza del procedimento torinese, Unipolsai ha chiesto di essere esclusa dal processo Fonsai, dove è chiamata in causa come responsabile civile. Unipolsai ha anche proposto delle questioni di competenza territoriale, spiegando che la causa dovrebbe essere celebrata, per una serie di ragioni, a Milano o a Firenze. Il tribunale deciderà il 9 ottobre.
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