Secondo quanto comunicato dai suoi legali, gli avvocati Giulio Martino e Marco Petrone, l'uomo aveva avvertito «doverosamente l'agenzia delle entrate dell'importo dovuto», e ora al termine del processo con rito abbreviato sull'opposizione a un decreto penale di condanna, è stato assolto dal gup del tribunale di Milano «perché il fatto non costituisce reato».
Stando ai suoi legali, il giudice ha accolto la loro tesi difensiva, che si basava sul presupposto che l'uomo non aveva intenzione di evadere le tasse «altrimenti non avrebbe nemmeno fatto la dichiarazione dei redditi».