Firenze, bomba di Capodanno: 14 anarchici vogliono parlare col magistrato

Firenze, bomba di Capodanno: 14 anarchici vogliono parlare col magistrato
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Lunedì 5 Febbraio 2018, 21:25 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 12:46
La procura di Firenze chiude il cerchio sull'attentato dinamitardo di Capodanno alla libreria "Il Bargello" e per quello del 21 aprile scorso, quando una molotov venne lanciata contro una caserma dei carabinieri a Rovezzano. I pm Filippo Focardi e Beatrice Giunti hanno notificato a una quarantina di soggetti vicini all'area anarchica un avviso di conclusione delle indagini, atto che solitamente precede una richiesta di rinvio a giudizio. Quattordici indagati, difesi dall'avvocato Sauro Poli, hanno chiesto di essere interrogati. 

Sono tutti quelli accusati di associazione a delinquere. La procura e la Digos li accusano di essere membri di un gruppo associativo di anarchici fiorentini con sede negli edifici occupati Villa La Riottosa e Villa Panico, entrambi sgomberati. Il gruppo in questione, per i pm, sarebbe stato costituito per commettere delitti di danneggiamento, violenza, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, lesioni dolose, imbrattamento, violenza privata, fabbricazione e porto di esplosivi, detenzione di artifici pirotecnici

L'episodio più grave su cui indaga la procura è l'attentato alla libreria "Il Bargello", considerata vicina a Casapound, costato all'artificiere della polizia, Mario Vece, la perdita dell'uso di una mano e di un occhio, mentre tentava di disinnescare l'ordigno.
Gli interrogatori inizieranno la prossima settimana. Per l'accusa, avrebbero avuto ruolo di capi e promotori dell'associazione Carlo Andrea Casucci e Filomena Della Pietra, mentre Giovanni Ghezzi, dal gennaio 2017, avrebbe svolto il ruolo di organizzatore.
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