Teatro della vicenda, il centro di accoglienza di Borgo San Lorenzo, dove l'imputato era residente. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Anokwute si era allontanato dal centro alcuni giorni prima del fatto, dopo una denuncia per maltrattamenti e violenza sessuale presentata dalla moglie.
Il 18 marzo, si era ripresentato con l'obiettivo di prendere in ostaggio un bambino, magari il figlio di uno dei connazionali che avevano testimoniato contro di lui, per chiedere che la moglie e la figlia tornassero. Aveva sfondato la porta di uno degli appartamenti e aveva strappato dalle braccia di una donna una bimba di 2 anni. Poi, era scappato, inseguito dai carabinieri. Arrivato al fiume Sieve, aveva minacciato di colpire la piccola con un bastone. I militari erano riusciti a bloccarlo e a salvare la bambina.
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