La storia raccontata da Il Tirreno inizia il 14 marzo scorso quando la sua attrezzatura viene rivenuta sulla spiaggia e l'auto parcheggiata poco distante. Subito si sono messe in moto le ricerche, ma senza risultati. Per tutti Gjuta è morto. In realtà aveva deciso di sfuggire per iniziare un'altra vita a Milano, dove ha vagato per la strada senza documenti e senza identità; neanche una telefonata alla famiglia per paura di essere rintracciato.
Quello che voleva era un taglio netto con il passato e con le sue responsabilità. Il 15 aprile sarebbe dovuto tornare in Albania per un matrimonio combinato, ma ha preferito fingersi morto pur di adempiere a questo dovere.
Pochi giorni fa l'epilogo: il giovane è tornato in Toscana e tra le lacrime ha raccontato tutto ai carabinieri.
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