capo dello Stato israeliano Reuven Rivlin di intervenire per bloccare la nomina di Fiamma Nirenstein alla carica di ambasciatore di Israele in Italia, voluta dal premier e ministro degli Esteri Benyamin Netanyahu.
Dureghello e Di Segni, sostiene Haaretz, hanno espresso forte preoccupazione per le possibili ripercussioni negative di quella nomina,
sia per le relazioni fra Italia ed Israele sia per la comunità ebraica italiana.
In particolare essa rischierebbe di rilanciare nei confronti degli ebrei italiani le accuse di «doppia lealtà». Secondo Haaretz, Rivlin ha però respinto l'appello, pur comprendendone le motivazioni. La
nomina degli ambasciatori, avrebbe precisato, resta una prerogativa esclusiva del governo.
«È stato un incontro privato tra noi e il presidente di Israele Reuven Rivlin. Non voglio commentare ricostruzioni giornalistiche su un incontro che era e resta privato», ha detto da parte sua Duraghello contattata dall'ANSA in Albania, dove si trova per una conferenza assieme al rabbino Di Segni.
Proprio Di Segni all'indomani dell'annuncio della nomina aveva tagliato corto: «'Fiamma Nirenstein? Una bravissima giornalista»'.
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