Violenza sulle donne, fondi per i figli: stanziati 5 milioni per aiutare le vittime

Violenza sulle donne, fondi per i figli: stanziati 5 milioni per aiutare le vittime
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Venerdì 25 Novembre 2016, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 12:56

Sono 116 le donne uccise dall'inizio dell'anno a oggi. E quasi sette milioni hanno subito violenza, fisica o psichica, nel corso della loro vita. Un bilancio agghiacciante quello tratto dall'indagine Istat appena pubblicata e che stima il sommerso ancora al 90 per cento dei casi. La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra da ormai 17 anni ogni 25 novembre, può essere un'occasione per fare il punto su un fenomeno drammatico. In tante città d'Italia si scenderà in strada per ricordare che occorre l'impegno di tutti, enti, istituzioni e cittadini, per fermare i femminicidi e respingere ogni forma di maltrattamento sulle donne.

Ma non sono mancate le polemiche. Nel mirino delle organizzatrici della manifestazione di domani è finita la Rai, «colpevole» di aver mandato in onda uno spot contro la violenza sulle donne ritenuto «offensivo e dannoso» perché «utilizza una bambina per dire a lei e alle sue coetanee che le toccherà una delle sorti più dolorose e difficili che possa toccare a una donna. Un destino che le donne in tutto il mondo si battono per vedere scongiurato il più presto possibile». La replica della Rai, che ha deciso di non accogliere la richiesta di ritiro dello spot è stata netta: «Lo spot - spiegano - è volutamente forte per scuotere le coscienze e, comunque, è andato in onda fuori dalla fascia protetta».

GLI STANZIAMENTI
Alla vigilia della celebrazione sono arrivate intanto due buone notizie: quindici milioni di euro stanziati in tre anni e 31 milioni di euro del Piano d'azione straordinario ripartiti tra le Regioni. Soldi che saranno utilizzati per i centri antiviolenza, le case rifugio, gli interventi a sostegno delle vittime e dei loro figli. E anche un congedo di tre mesi dal lavoro. Da una parte, la Conferenza delle Regioni ha approvato la ripartizione degli oltre 31 milioni di euro destinati al Piano straordinario contro la violenza sessuale e di genere, dall'altro è arrivato un emendamento alla manovra, licenziato in Commissione bilancio alla Camera, in cui vengono destinati altri 5 milioni all'anno, per il triennio 2017-2019.

«Misure attese da tempo», ha detto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi. «C'è grande soddisfazione da parte del governo per l'intesa raggiunta con le Regioni, perché i 31 milioni di euro saranno molto preziosi per l'attività svolta dai centri antiviolenza e dalle case rifugio, attività che riguardano non soltanto l'accoglienza e il sostegno ma anche la qualità abitativa, l'inserimento nel mondo del lavoro, la formazione del personale sanitario. Quindi - ha rilevato - si tratta di misure attese». Ma c'è un'altra novità: dal prossimo anno anche le lavoratrici autonome potranno usufruire, se vittime di violenza, di tre mesi di congedo retribuito. Il Jobs Act già lo prevedeva per le lavoratrici dipendenti, la Commissione bilancio ha esteso la platea.

Buone notizie alle quali fanno da contrappeso però i dati drammatici forniti dall'Istat sullo stalking: quasi 3 milioni e mezzo le donne che l'hanno subito almeno una volta. Dalla prima fotografia dell'immenso popolo delle donne perseguitate, realizzata dopo lintroduzione del reato di stalking, avvenuta nel 2009, risulta che 3 milioni e 466mila donne hanno subito stalking nell'arco della loro vita. Di queste, 2 milioni e 151mila sono state vittime dell'ex partner, e in particolare un milione e mezzo hanno subito atti persecutori più volte e 991 nelle sue forme più gravi.
L. Mat.