Un morto ustionato nel suo appartamento saltato in aria per uno scoppio improvviso ed una seconda vittima, una donna ottantenne, deceduta in ospedale per l'attacco cardiaco provocato dallo spavento. Sono le tragiche conseguenze di un'esplosione, probabilmente causata da una bombola di gpl lasciata aperta, che ha devastato una palazzina di tre piani nel centro di Rivarolo Canavese (Torino).
La vittima, G.B., 66 anni, abitava in via Carducci 6, la donna colta dal malore fatale viveva qualche metro più in là, al civico 1 della stessa strada.
L'equipe medica è invece a rianimarla e a trasportarla all'ospedale di Ivrea, dove tuttavia ogni cura è stata inutile: l'anziana è morta in serata. Nulla da fare anche per il proprietario di casa: era già morto per le gravissime ustioni quando in via Carducci sono arrivati i vigili del fuoco e l'ambulanza. Per qualche minuto si è temuto che nell'appartamento distrutto dall'esplosione, si trovassero altre persone, ma i controlli dei vigili del fuoco hanno dato esito negativo. Secondo la testimonianza di alcuni vicini, l'esplosione sarebbe stata causata da un gesto intenzionale del proprietario di casa che ha aperto il gas per uccidersi.
L'uomo - hanno raccontato - «soffriva da tempo di depressione». Tuttavia, per gli stessi testimoni, non è detto che la vittima volesse fare saltare in aria l'edificio. «Probabilmente - dicono - le sue intenzioni erano soltanto di uccidersi con le esalazioni di gas». Al momento, tuttavia, le indagini dei carabinieri e i rilevamenti dei vigili del fuoco non escludono l'ipotesi dell'incidente.