È caduta dalla barca tra le onde a un miglio e mezzo dalla costa, di fronte alla foce del Brenta, pare per salvare il suo cane che era finito in acqua. Per Donatella Friani, 49 anni, originaria dell’isola di Pellestrina (Venezia) ma residente a Spinea c’è stato ben poco da fare. Il buio pesto (il cielo a quell’ora era senza luna), il mare mosso hanno chiuso ogni possibilità di intervento a Giovanni Raimondi, il suo compagno nonché il proprietario del natante, una barca a motore lunga circa dieci metri.
È stato lui, 65enne di Cadoneghe (Padova) a dare l’allarme alla Capitaneria di porto.
Il pubblico ministero Massimo Michelozzi ha disposto il sequestro della barca. Il fascicolo aperto come atto dovuto contempla l’ipotesi di omicidio colposo, senza indagati. La prima domanda: cosa ci faceva quella barca in mezzo al mare in una serata tutt’altro che invitante e in autunno inoltrato? I soccorritori hanno parlato di onde formate, tanto che gli equipaggi sono rientrati alla base quasi tutti fradici. Donatella era una nuotatrice esperta e Giovanni Raimondi è dipinto come un lupo di mare. Per quale motivo erano usciti di sera? «Mi è successa una tragedia e un dolore troppo grande - è lo stringato commento del 65enne - e non ho voglia di parlare».
La vittima era molto conosciuta a Spinea, perché era la conducente dello scuolabus. Da molti anni era separata dal marito e viveva con una figlia di 21 anni e un figlio adolescente. E aveva anche il grande amore per il cane meticcio che portava sempre e ovunque con sé.