A chiedere il sequestro era stata alcuni giorni fa Vincenza Carnicella, madre di Giancarlo Ricci, il pugile seviziato e ucciso nel 1988 da De Negri. Secondo la donna, il film diffama la memoria del figlio, perché lo rappresenta come un violento. Per il pm Sergio Colaiocco, titolare del fascicolo, non sussistono gli estremi per procedere al sequestro della pellicola. Il regista dal canto suo ha spiegato che la storia del "Canaro" è stata solo uno spunto di ispirazione e che la pellicola non tratta della vicenda di cronaca.
La notizia della querela, con collegata richiesta di sequestro era stata anticipata la scorsa settimana dal Messaggero.
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