L'obbligo dell'utilizzo della nuova procedura entra in vigore domani e nei giorni scorsi il ministero ha pubblicato una circolare con le modalità operative e un «video tutorial» per spiegare ai cittadini la nuova procedura. La nuova modalità si applica per il recesso unilaterale del dipendente e per i casi di risoluzione consensuale ma il lavoratore, una volta inviato il modulo on line per il quale è necessario munirsi del pin dispositivo dell'Inps, può decidere entro sette giorni di ripensarci e ritirare le dimissioni, sempre per via telematica. Il nuovo sistema non vale per il lavoro pubblico, quello domestico e quello marittimo e per le dimissioni delle lavoratrici in gravidanza o nei primi tre anni di vita del bambino per le quali bisognerà comunque andare presso le direzioni generali del lavoro competenti. Le imprese hanno espresso preoccupazione per questa modalità perchè rende non solo più farraginoso il processo ma anche perchè espone al rischio di truffe nel caso in cui il lavoratore invece di dimettersi inviando il modulo si renda irreperibile obbligando l'azienda al licenziamento disciplinare.
Si tratta - secondo calcoli della Fondazione studi consulenti del lavoro - di circa il 5% dell'1,4 milioni di dimissioni volontarie che ci sono un anno (70.000 casi).
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