Palermo, blitz antimafia della Dia: 38 arresti. La donna del boss a capo della cosca

Palermo, blitz antimafia della Dia: 38 arresti. La donna del boss a capo della cosca
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Mercoledì 16 Dicembre 2015, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 18:18

È in corso dall'alba di oggi una vasta operazione antimafia, condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Palermo che stanno eseguendo, tra Palermo, Roma, Milano e Napoli, 38 provvedimenti di fermo emessi dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia. Gli arrestati sono ritenuti capi o gregari, dei mandamenti mafiosi di Palermo Porta-Nuova e Bagheria, e accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, illecita concorrenza con minaccia o violenza, illecita detenzione di armi e munizioni e turbativa d'asta.

Le attività hanno consentito di «evidenziare il ruolo ricoperto dalla moglie di un autorevole boss del mandamento mafioso di Palermo Porta-Nuova, rea di aver diretto ogni attività criminale dell'associazione mafiosa secondo le direttive impartite dal marito detenuto, condizionando costantemente le attività illecite anche degli altri affiliati e capi famiglia, in particolare nel settore del traffico degli stupefacenti, nonché gestendo la cassa della consorteria», spiegano gli investigatori.

La donna del boss. Si tratta di Teresa Marino, 38 anni, moglie di Tommaso Lo Presti, detenuto in carcere. Secondo i magistrati «eseguiva con autorevolezza ed efficienza le indicazioni impartite dal carcere dal marito». Numerose le intercettazioni a carico della donna: "Questa mattina ho visto il conto; cioè mi sono rimasti quindicimila euro...", si legge in uno stralcio di intercettazione. «La donna, immedesimandosi nella condizione delle mogli dei detenuti, rivolgeva particolare attenzione al sostentamento delle loro famiglie "Appena le porta...io glieli faccio avere, dille così" e un sodale libero, consapevole di quanto la cosa stesse a cuore, affermava che sarebbe stato disposto a farlo anche di tasca propria ("glieli stavo dando io, di tasca mia"), dicono gli inquirenti. 

Il libro mastro. Un vero e proprio 'libro mastrò con tanto di nomi, cognomi, cifre e indicazioni è stato trovato poco fa dai Carabinieri a casa di uno degli arrestati nell'operazione antimafia che all'alba di oggi ha portato in carcere 38 persone. Gli inquirenti definiscono l'elenco trovato e sequestrato «molto interessante» perché potrebbe ampliare ulteriormente l'indagine della Direzione distrettuale antimafia. Sono ventisette gli episodi di estorsione scoperti dai Carabinieri del Comando provinciale di Palermo nell'inchiesta coordinata dalla Dda, in sei occasioni la vittima ha denunciato, in venti casi la vittima ha ammesso solo dopo essere stata chiamata dagli investigatori e in un caso la vittima ha negato di avere dovuto pagare il pizzo.

Baci e abbracci per salutare due degli arrestati. Come spiegano gli stessi inquirenti, un gruppo di persone, in piena notte, nel cuore del Borgo Vecchio, è esca in strada per salutare i fratelli Tantillo, colpiti dai provvedimenti di fermo. Scene che si sono ripetute anche alcune settimane fa, quando vennero arrestati gli uomini del clan di Santa Maria di Gesù.

Il codice di Lady Mafia Quando le donne dei boss e dei 'picciottì di Cosa nostra andavano a seguire le udienze dei processi venivano redarguite duramente da Teresa Marino, che raccomandava loro «di non piangere in aula». È quanto emerge dal'operazione antimafia 'Panta Reì che all'alba di oggi ha portato all'arresto di 37 persone.
Marino, moglie del boss Tommaso Lo Presti, e madre di cinque figli, secondo gli investigatori sarebbe stata a capo della cosca mafiosa. «Lei dava con autorevolezza indicazioni alle donne dei mafiosi - dice il Comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo, colonnello Giuseppe De Riggi - le invitava a non versare neppure una lacrima, diceva loro 'mostratevi dignitosamente mafiose, il vostro dolore va espresso solo nelle vostre casè.

Questo corrisponde a una gestione affaristica molto precisa. Stiamo parlando di una donna che ha 5 figli e che oggi si ritrova ad affidare i figli alla figlia maggiorenne».

 

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