De Luca, il giudice Scognamiglio rischia il trasferimento

Il giudice Anna Scognamiglio
di Silvia Barocci
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Sabato 21 Novembre 2015, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 12:25
Chiarire tutto e al più presto. E' unanime il convincimento del Csm e dei titolari dell'azione disciplinare - ministro della Giustizia e pg della Cassazione - all'indomani dell'ultima inchiesta che vede indagato un magistrato. A Palazzo dei Marescialli ancora brucia il caso Palermo, che ha coinvolto Silvana Saguto, l'ex presidente delle misure di prevenzione ora sospesa dallo stipendio e dalle funzioni, e altri cinque magistrati accusati, a vario titolo, di corruzione, concussione per induzione, abuso di ufficio, riciclaggio e rivelazione del segreto di ufficio.



Un' altro vicenda simile, per giunta di maggiore eco mediatica dal momento che riguarda il governatore della Campania, proprio non ci voleva. Ma così come è stato per il caso Saguto, anche stavolta il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini ha deciso di agire con tempestività, per quanto è nei poteri dell'organi di autogoverno della magistratura. La prima commissione del Csm, Renato Balduzzi, aprirà oggi formalmente un fascicolo che potrebbe portare a una richiesta di trasferimento di Anna Scognamiglio per incompatibilità ambientale o funzionale. Ma il vero ruolo, come sempre in questi casi, lo svolgeranno i titolari dell'azione disciplinare.



Il pg della Cassazione Pasquale Ciccolo ha già avviato accertamenti preliminari, mentre il ministro della Giustizia Andrea Orlando si è detto «preoccupato» e ha auspicato che «gli addebiti si rivelino infondati». Il Csm acquisirà il fascicolo delle intercettazioni per comprendere, in particolare, quale fosse il grado di consapevolezza del giudice rispetto al proposito del marito di «barattare» un posto di maggior prestigio nella sanità campana con una decisione del Tribunale civile di Napoli favorevole a De Luca.