La slavina La massa di neve si è staccata sopra i 2.500 metri di altitudine, nel canalone Laroussa che porta all'omonima cima, nella valle Stura di Demonte (Cuneo). A causare la slavina, secondo la ricostruzione del soccorso alpino intervenuto sul posto, sarebbe stato il distacco di un lastrone di neve e ghiaccio che si era accumulato sulla cresta di uscita del canalone. A uccidere i due scialpinisti torinesi sarebbero stati i gravi traumi riportati nell'urto contro le rocce che affiorano dalla neve a metà del canalone.
I sopravvissuti Sulla montagna erano presenti numerosi sci-alpinisti, attirati dalla giornata di sole e dall'innevamento ancora abbondante. «Ci è crollato addosso tutto, non c'è stato tempo di fare niente», hanno raccontato ai loro soccorritori gli scialpinisti scampati alla valanga che oggi ha ucciso due persone nel vallone di Larousana, sull'Argentera.
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