Claudio Ragno, dai Nar agli assalti in banca

Claudio Ragno, dai Nar agli assalti in banca
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Mercoledì 24 Febbraio 2016, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 14:30
La carriera di Claudio Ragno, oggi 54enne, comincia nel 1980, nemmeno ventenne. A ottobre. L'uomo, o meglio, il ragazzo, viene fermato dalla Polstrada di Treviso a bordo di un'auto: ha con se sette pistole, tre bombe a mano, parrucche, baffi finti e un distintivo nazista. Da quel momento è un cerescendo criminale.

 
Il colpo più clamoroso fu quello del 16 dicembre del 1988. Obiettivo dei banditi, le poste di via Mazzini. Bottino: 2 miliardi di lire. Ma anche quella volta a Claudio Ragno finì in manette assieme ai complici, tutti con un passato da militanti dell'estrema destra romana. Già all'epoca il bandito era conosciuto per una serie di colpi ai furgoni postali, compiuti assieme a criminali contigui alla banda della Magliana e alla malavita legata all'eversione di destra.

Nel 1994, Ragno viene arrestato insieme ad un altro fascista Massimino Rampelli. Il loro obiettivo è la banca Popolare di Rieti in viale Libia. Rampelli, privo del braccio sinistro, indossa un giubbotto con un arto artificiale per evitare di essere riconosciuto, ma è inutile. La rapina resta nella storia della città.

L'ultimo colpo il 20 marzo del 2012.
Ragno è tra i quattro rapinatori arrestati per il colpo all’Unicredit di piazza di Spagna avvenuto il 19 dicembre 2011. Gli investigatori non hanno dubbi: Ragno era entrato nella filiale Unicredit del centro storico con una casacca della polizia municipale, dribblando i metal detector della banca che erano disattivati. E così i banditi erano riuciti a portare all'interno una pistola.
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