Charlie Hebdo, la risposta del sindaco di Amatrice è a suon di vignette

Charlie Hebdo, la risposta del sindaco di Amatrice è a suon di vignette
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 21 Gennaio 2017, 17:57 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 09:59

«Rispondiamo alla macabra provocazione di Charlie Hebdo con la vita». Satira contro satira, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi non perde un colpo. Dopo la querela dello scorso settembre contro il settimanale francese - che aveva pubblicato uno schizzo irriverente con il paese appena distrutto dal primo terremoto - stavolta ha ribattuto con la loro stessa arma: le vignette.

 

Sul proprio profilo Facebook Pirozzi ha pubblicato i disegni raccolti sul social network e realizzati in seguito al suo appello. A Il Giornale il sindaco aveva spiegato che «sarebbe bello realizzare una contro-vignetta che raffiguri le persone messe in salvo dai nostri soccorritori, perché noi siamo il popolo della vita». E così alla morte sugli sci e alla didascalia «La neve è arrivata, ma non per tutti» di Charlie Hebdo, ecco che hanno contrapposto una mietitrice di anime in fuga sotto lo sguardo degli uomini del soccorso alpino, perché «Questa è l'Italia, non la Francia». Oppure ecco un braccio che spunta dal terreno e regge un cartello con scritto «Non molliamo un cazzo».

C'è anche la parodia della vignetta originale del settimanale satirico, solo che qui la morte sugli sci ha uno sguardo perplesso perché davanti si trova ancora un operatore del soccorso alpino. In un altro disegno un superstite chiama Charlie da sottoterra, poi tira fuori le braccia e gli fa il gesto dell'ombrello. Pirozzi ha raccolto tutto e pubblicato, con un «grazie a coloro che hanno raccolto il mio invito».

Intanto, in riferimento alla vignetta pubblicata dal periodico francese Charlie Hebdo, in cui viene rappresentata la tragedia dell'hotel Rigopiano, il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, rende noto di aver dato mandato affinché venga predisposta una querela nei confronti della rivista e degli autori della rappresentazione. Quanto deciso, è in linea con la decisione dei mesi scorsi presa a seguito della tragedia di Amatrice (Rieti).

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