Lavoro, il giorno in cui ci si ammala di più è il lunedì (30%), in Calabria il record

Lavoro, il giorno in cui ci si ammala di più è il lunedì (30%), in Calabria il record
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Sabato 4 Ottobre 2014, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 00:21
Oltre il 30% dei certificati medici dei lavoratori dipendenti viene presentato di luned con la Calabria che ha il record di giorni medi di malattia all'anno di 34,6 e che salgono addirittura a 41,8 nel settore privato. È quanto emerge da una ricerca effettuata dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre, nel 2012 (ultimo anno in cui i dati sono a disposizione), nel quale sono stati 6 milioni i lavoratori dipendenti italiani che hanno registrato almeno una malattia. Secondo la Cgia mediamente, ciascun lavoratore dipendente italiano si è ammalato 2,23 volte ed è rimasto a casa 17,71 giorni; complessivamente sono stati quasi 106 milioni i giorni di malattia persi durante tutto l'anno.



Nel pubblico ci si ammala più spesso, ma mediamente si perdono meno giorni di lavoro che nel settore privato. Sempre nel 2012, i giorni di malattia medi registrati tra i lavoratori del pubblico impiego sono stati 16,72 (con 2,62 casi per lavoratore), nel settore privato, invece, le assenze per malattia hanno toccato i 18,11 giorni (con un numero medio di casi per lavoratore uguale a 2,08). Secondo la Cgia la malattia di un lavoratore viene considerata come unico fatto anche nel caso di più certificati tra i quali intercorra un intervallo di tempo non superiore a 2 giorni di calendario. Inoltre, viene segnalato che questi dati sono stati estratti dall'Osservatorio sulla certificazione di malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici dell'Inps, avviato nel 2011. Il motivo della mancanza di una serie storica più lunga deriva dal fatto che la trasmissione telematica dei certificati di malattia da parte dei medici di famiglia è andato a regime nel 2011.



Su oltre 13 milioni e 365 mila casi di malattia registrati due anni fa, oltre 4 milioni (pari al 30,7% del totale) sono stati denunciati a inizio della settimana. A livello territoriale «spiccano» i risultati della Calabria. A causa delle precarie condizioni di salute, nel 2012 ogni lavoratore dipendente calabro è rimasto a casa mediamente 34,6 giorni. La media sale addirittura a 41,8 nel settore privato. Tra i lavoratori dipendenti più «cagionevoli» troviamo anche i siciliani (con 19,9 giorni medi di malattia all'anno), i campani (con 19,4) e i pugliesi (con 18,8). Gli operai e gli impiegati più «robusti», invece, li troviamo a Nordest. Se i lavoratori dipendenti dell'Emilia Romagna rimangono a casa mediamente 16,3 giorni all'anno, in Veneto le assenze per malattia scendono a 15,5 per toccare il punto più basso nel Trentino Alto Adige, con 15,3 giorni.
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