Le domande di partenza? La ripresa economica si consoliderà nell'immediato futuro? E la ripresa globale porterà produzione, occupazione, consumi e benessere aggiuntivi anche in Italia? Su tutto, il 78,2% degli italiani si dichiara soddisfatto della vita che conduce. Emerge un Paese rimpicciolito: nel 2016, per il secondo anno consecutivo, si segnala una diminuzione della popolazione con 76.106 abitanti in meno. Dato su cui incidono i trasferimenti all'estero dei cittadini italiani, nel 2016 triplicati rispetto al 2010: 114.512. Emerge anche un Paese “rancoroso”: prevale la convinzione che ci sia un blocco della mobilità sociale e pure i millennial vedono l'ascensore bloccato. Ed emerge anche che non tutte le città partecipano alla stessa maniera al recupero. Milano, Roma, Firenze e Catania crescono in popolazione. Quanto a Pil (andamento 2007-2014), Napoli, Palermo e Catania perdono il 14% contro la media nazionale del 7,8. Genova, Torino e Bari cedono il 10%. L'area romana perde l'8,6, quella veneziana il 7,2. L'area milanese ha una contrazione del 3 per cento.
Il 66,2% dei genitori sarebbe contrario al matrimonio della figlia con una persona di religione islamica.
Gli immigrati sono un altro importante capitolo di questo spaccato di Italia. In un'ottica diversa. Il Rapporto del Censis mostra che, al di là dell'emergenza e della prima accoglienza, «manca una visione strategica che ponga in una dimensione di medio-lungo periodo il tema della povertà dei livelli di formazione e di competenze del capitale umano che attraiamo»
Ben 28,5 milioni di italiani dichiarano di avere acquistato 'in nero' nell'ultimo anno almeno un servizio o un prodotto, senza scontrino o fattura. Il 35,6% ha acquistato in nero servizi da artigiani (idraulici, elettricisti, imbianchini, ecc.), il 22,1% da professionisti e strutture sanitarie (medici, dentisti, ecc.), il 20,3% ha consumato in nero in bar o pizzerie, il 19,1% presso ristoranti, trattorie o enoteche; il 14,7% ha fatto acquisti in nero presso negozi di alimentari, macellerie o salumerie, il 14,6% presso negozi non alimentari (dalle ferramenta alle tintorie). Il 13,2% ha acquistato in nero servizi di professionisti come avvocati, architetti, ingegneri, geometri.
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