Catania, bimbo di un anno e mezzo sbranato e ucciso da 2 cani

Catania, bimbo di un anno e mezzo sbranato e ucciso da 2 cani
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Martedì 16 Agosto 2016, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 11:55

Quando la madre lo ha raccolto aveva lesioni profonde al volto, alla gola, all'addome. Sbranato dai cani di famiglia, due dogo argentini di tre e otto anni. I morsi non hanno lasciato scampo al piccolo di appena un anno e mezzo, tra la disperazione della donna, 34 anni, anche lei rimasta ferita nel tentativo di strappare il suo bambino dalle fauci dei due animali. La tragedia si è consumata in una villetta a Mascalucia, alle falde dell'Etna. Non è chiaro cosa sia accaduto in quei minuti di terrore. Il bimbo, secondo i primi accertamenti, sarebbe rimasto da solo con i due cani, mentre la madre era in casa. Sono state le urla di una vicina ad attirare la sua attenzione: quando ha visto il bimbo azzannato dai molossi è intervenuta, ma era troppo tardi. La madre ora è indagata per omicidio colposo.

Il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, riferisce che si tratta di «un atto dovuto» per procedere all'autopsia del piccolo, spiegando che l'iscrizione nel registro degli indagati è legata alla necessità di accertare o escludere eventuali comportamenti negligenti da parte della donna. Per eseguire l'autopsia è pertanto necessaria la nomina di un consulente di parte della donna. L'inchiesta è coordinata dal pm Fabio Aliotta. Sembra che il bambino stesse giocando con i cani nella piscina di plastica del giardino di casa, quando all'improvviso è stato aggredito. La madre, accorsa, avrebbe cercato in tutti i modi di strappare il piccolo dalla furia dei due mastini rimanendo ferita a un braccio. Quando è riuscita finalmente a rinchiuderli in casa e ha chiesto aiuto, disperata, ai vicini il bimbo era una maschera di sangue. I soccorsi sono scattati immediatamente: sono intervenuti un'ambulanza e un elicottero del 118 che ha trasportato d'urgenza madre e figlio nell'ospedale Cannizzaro di Catania. Ma non c'è stato nulla da fare: i medici hanno potuto soltanto constatare il decesso del piccolo.

La donna, in stato di choc, è stata medicata al braccio. Il papà del bimbo, un operaio di 32 anni, al momento della tragedia era al lavoro. La coppia si era trasferita da qualche tempo nella villa che si trova quasi al confine con il vicino comune di Nicolosi, insieme al figlio di un anno e mezzo e ai due cani, regolarmente denunciati all'anagrafe canina e dotati di microchip. Il comandante dei vigili urbani di Mascalucia, Carmelo Zuccarello, li ha fatti catturare prima di affidarli all'Asp. «È un giorno tragico per Mascalucia, vi invito a pregare per il piccolo di poco più di un anno che non ce l'ha fatta e per la madre ferita nel tentativo di strapparlo ai loro cani inferociti», ha scritto su Facebook il vicesindaco Fabio Cantarella.

Pone «la questione dei cani aggressivi» il Codacons. «Sono assolutamente indifferenti le dinamiche che hanno causato l'aggressione, perché è indubbio che esistano razze di cani potenzialmente pericolosi per l'uomo», dice il segretario nazionale dell'associazione dei consumatori Francesco Tanasi
». «Da anni chiediamo un patentino obbligatorio per chi possiede cani particolarmente potenti e potenzialmente pericolosi - aggiunge - Il morso di un volpino non causa certo le stesse ferite del morso di un rottweiler o di un dogo argentino. L'aver eliminato la lista delle 17 razze di cani a rischio introdotte dall'ex ministro Sirchia ha di fatto cancellato qualsiasi obbligo per i loro proprietari, con conseguenze negative sul fronte della sicurezza».

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