Cassino, stele per i parà nazisti: sospesa l'inaugurazione

Cassino, stele per i parà nazisti: sospesa l'inaugurazione
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Domenica 18 Marzo 2018, 13:47 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 19:26

«Qualsiasi iniziativa che possa turbare la memoria e la sensibilità della nostra città deve essere sospesa». L'appello del sindaco di Cassino, Carlo Maria D'Alessandro, ha portato a sospendere l'inaugurazione della stele in memoria dei paracadutisti tedeschi che era in programma per oggi a Cassino, in provincia di Frosinone, e che aveva subito provocato una tempesta di polemiche. 

La storia nazi-fascista torna dunque a tormentare il Lazio. Dopo il mausoleo per il gerarca Rodolfo Graziani ad Affile, in provincia di Roma, stavolta la polemica è esplosa a Cassino dove l'Associazione albergatori vuole dedicare una stele ai paracadutisti tedeschi del 1944. «Iniziativa di riconciliazione», secondo gli organizzatori, «senza alcuna valenza politica», per ricordare tutte le vittime. Ma la cerimonia, che era prevista per oggi, rivelata dal Fatto Quotidiano, nella Città Martire che pagò un prezzo durissimo durante la seconda guerra mondiale, ha fatto infuriare il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti. «Un gesto grave», l'ha definito condannando l'evento. «Uno sfregio alla guerra di liberazione», per il presidente dell'Associazione partigiani (Anpi) di Roma. «Coinvolgendo anche l'Anpi nazionale - dice - siamo pronti a fare denuncia».

Una stele nella grotta dove si installò il comando dei parà tedeschi durante i durissimi combattimenti della Seconda Guerra Mondiale nella zona di Montecassino. Reparti responsabili lì e altrove in Italia di eccidi di civili. «È un monito e un ricordo delle vite stroncate dall'assurdità e dalla violenza della guerra e per tutti i militari e tutti i civili morti nella battaglia», secondo l'Associazione Paracadutisti Tedeschi, promotrice dell'iniziativa.

La stele doveva essere collocata a Cassino nel punto della Grotta di Foltin, posto di comando del capitano dei paracadutisti nazisti Ferdinand Foltin. L'Associazione degli albergatori di Montecassino e Linea Gustav (fortificazione nazista che divideva in due l'Italia, ndr) - chissà se con un pensiero al turismo tedesco - ha coinvolto il sindaco di centrodestra Carlo Maria D'Alessandro e l'abate di Montecassino Dom Donato Ogliari. Quest'ultimo, a leggere la locandina online dell'evento, avrebbe dovuto benedire la stele. Ma Zingaretti parla di «grande stupore e profonda inquietudine» per l'iniziativa. «Sul manifesto appare un paracadute aperto che richiama la prima Divisione che ha operato nella zona», fa notare il governatore del Lazio.

A novembre scorso il sindaco di Affile Ercole Viri e due assessori sono stati condannati a otto e sei mesi per apologia di fascismo per il sacrario di Graziani, nativo di Filettino, nel Frusinate, a pochi chilometri di distanza. Il monumento, costruito con soldi pubblici, è stato aspramente osteggiato dall'Associazione partigiani (Anpi) e dallo stesso Zingaretti. Ora un nuovo fronte della memoria si apre a Cassino.
 

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