Carabinieri, il calendario 2017 all'insegna dell'arte dal Futurismo al Dèco

Carabinieri, il calendario 2017 all'insegna dell'arte dal Futurismo al Dèco
di Cristina Montagnaro
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Mercoledì 9 Novembre 2016, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 18:42

Arriva il nuovo calendario carabinieri edizione 2017. La rivisitazione dei simboli dell' Arma dei Carabinieri visti attraverso la lente dell'arte. Dall'arte nouveau, passando per il razionalismo, futurismo, fino all'arte grafica. Pennacchio, carabina, basco, daga e fiamma sono i simboli che contraddistinguono l'arma. E’ stato presentato questa mattina il calendario storico dell’Arma dei Carabinieri 2017, ispirato proprio ai “simboli” e l’Agenda dedicata alla musica dell'arma .

La cerimonia si è svolta alla Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti e del Comandante Generale Tullio del Sette e del capo di stato maggiore della difesa Claudio Graziano . Insieme al calendario, le cui tavole sono state ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia Di Paolo, è stata presentata anche l’Agenda del Carabiniere, dedicata quest’anno alla musica, la cerimonia è stata presentata da Massimo Giletti.

Sono intervenuti tra gli altri Philippe L. Daverio, storico dell'arte, Michele Dall’Ongaro, presidente dell’accademianazionale di S.Cecilia, Armanio Milani, grafico, Gianni Letta e Maurizio Gasparri. Il calendario, giunto alla 85esima edizione, avrà una tiratura di 1.300.000 copie, di cui quasi 10.000 in altre lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco e arabo). Nato nel 1928, dopo l'interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora è stato puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dei Carabinieri e della stessa Storia d'Italia.

 

“E' frutto di una accurata e innovativa ricerca estetica su aspetti culturali che uniscono l'attenzione alla Storia dell'Arte ai segni distintivi e alla storia dell'Arma", e sottolineano il richiamo "ai valori morali che da sempre sostengono e contraddistinguono la sua opera al servizio delle nostre comunitá, di ogni cittadino e di chi ha piú bisogno. Valori che devono essere perpetuati e riaffermati nel tempo perchè costituiscono la base morale di un modo di sentire fondante e insopprimibile, che fa dell'Arma una forza coesa, affidabile ed efficiente", ha detto il generale Tullio del Sette. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti nel suo intervento ha sottolineato: "La presentazione del calendario è ormai un evento culturale con un percorso che riprende i simboli dell'Arma che vanno di pari passo con creatività e modernità.

Tradizione e modernità fanno parte dei carabinieri. L'iniziativa si inserisce nell'ambito di un messaggio che sta portando avanti il generale Del Sette sul come si vuole parlare all'Italia dell'Arma". Vediamo più in dettaglio quali sono le immagini più suggestive, sfogliandolo rapidamente. La prima pagina è formata dall'immagine di due carabinieri che vegliano a difesa dei cittadini, particolarmente suggestive sono quelle che simboleggiano la carabina con la grafica dell'Ottocento, che ha anche un valore simbolico, elmo dei corazzieri con sullo sfondo Firenze. Art deco e razionalismo con la grafica anni 30 anni 40 . Ottobre " stile hippy" dedicato al basco che viene indossato dai militari .

Ci sono molti altri simbolismi come l'immagine al polso del carabiniere di un orologio a significare la precisione e la puntualità che si aggiunge a valori quali: Fede, fedeltà, tradizione, serenità, coesione, efficienza, impegno, rispetto, integrità, onore ed etica. L'Agenda 2017, in un formato moderno e funzionale e con l'inserto dedicato alla "Musica nell'Arma", presenta un dettagliato excursus storico sui complessi musicali dell'Arma, dalla mitica Banda alle varie Fanfare.
Il calendario storico dell’Arma nell’edizione dello scorso anno è stato ispirato ai grandi, rappresentanti della pittura italiana ed europea da Modigliani a De Chirico, nel 2015 dedicata al tema della famiglia. E’ solitamente donato dai militari dell’Arma ad amici, conoscenti e a coloro con cui si relazionano normalmente per motivi di servizio.

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