Durante l'inseguimento gli agenti hanno esploso colpi di pistola a scopo intimidatorio. Tutto è cominciato quando stamani gli agenti di una volante hanno sorpreso i banditi probabilmente mentre stavano per mettere a segno un furto in una abitazione a Lido di Camaiore. La polizia ha notato una persona con indosso una parrucca salita a bordo di una Ford Focus nera, risultata poi rubata, sulla quale c'erano altre due persone. Alla vista degli agenti l'auto è partita a forte velocità inseguita da quella della polizia: un inseguimento durato cinque o sei chilometri fino ai viale a mare di un tranquillo sabato mattina.
L'auto dei fuggitivi ha anche imboccato un senso contrario ed è stata poi speronata da quella della polizia che durante l'inseguimento ha esploso alcuni colpi di pistola a scopo intimidatorio. È stato a questo punto che almeno un testimone ha visto uno dei tre occupanti dell'auto uscire e sparare prima di darsi alla fuga con un complice. Il terzo componente del gruppo, un 35enne, è invece rimasto chiuso in auto ed è stato bloccato dalla polizia. Ha riportato ferite lievi nella colluttazione ed ha rischiato il linciaggio della folla che ha accerchiato l'auto della polizia, riuscita ad allontanarsi a fatica verso il commissariato con il fermato a bordo. Nella colluttazione anche un poliziotto è rimasto ferito. Nel frattempo i due in fuga hanno raggiunto la vicina spiaggia tra il terrore dei bagnanti: c'è chi si è nascosto all'interno dei locali della passeggiata, temendo si fosse trattato di un attentato, altri in spiaggia si sono rifugiati nelle cabine degli stabilimenti balneari.
I due, che hanno seminato i loro abiti restando seminudi per confondersi tra i bagnanti, sono riusciti a dileguarsi e forse a disfarsi dell'arma o delle armi.
La polizia - ha detto il dirigente del commissariato Enrico Parrini - ha recuperato diversi oggetti nell'auto dei fuggiaschi tra cui due ricetrasmittenti.
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