Cagliari, bimba dilaniata dalle eliche della barca: il comandante l'ha soccorsa. Denunciato per omicidio colposo

Cagliari, bimba dilaniata dalle eliche della barca: il comandante l'ha soccorsa. Denunciato per omicidio colposo
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Venerdì 10 Luglio 2015, 13:02 - Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 15:03

Ha creduto che tutti fossero abbastanza distanti dallo yacht, poi ha dato gas ai motori, ma le eliche avrebbero risucchiato la piccola 11enne.

È questa l'ultima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Cagliari e del Nucleo Investigativo provinciale sulla base di elementi testimoniali e in parte tecnici in merito alla tragedia accaduta ieri pomeriggio a Santa Margherita di Pula, dov'è rimasta uccisa Letizia Trudu, 11enne di Assemini, dilaniata dalle eliche del Thor II, uno yacht di 14 metri con al comando Maurizio Loi, imprenditore 56enne di Cagliari.

Una volta tuffatosi in acqua per raggiungere la spiaggia il padre Andrea Trudu e la piccola Letizia, insieme ad altre persone, il comandante ha ritenuto che fossero tutti abbastanza lontani dall'imbarcazione e ha iniziato la manovra di allontanamento.

Pochi istanti e le urla dei bagnanti hanno richiamato l'attenzione del comandante che avrebbe spento i motori e capita la situazione si sarebbe buttato in acqua per soccorrere la bambina ferita portandola, anche con l'aiuto del padre, a nuoto sulla riva e lasciandola ai soccorsi (vani), poi avrebbe ripreso la direzione della barca, in quel momento alla deriva. L'uomo, sentito fino a tarda notte in caserma, è ancora in stato di choc. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

«Ha chiamato la Guardia costiera dicendo che stava tornando in porto perchè il mare era troppo forte. Ha detto loro dove si trovava e cosa era successo», sostiene l'avvocato Leonardo Filippi che rappresenta Maurizio Loi, il comandante cagliaritano di 59 anni. Il legale conferma la versione già fornita ai carabinieri dal suo assistito: l'uomo si è tuffato in mare per soccorrere la ragazzina riuscendo a trasportarla fino a riva con l'aiuto del padre - i due sono molto amici. «Quando ha raggiunto la spiaggia Loi mi ha detto che la sentiva ancora respirare e percepiva il suo battito cardiaco - spiega l'avvocato Filippi - Ha anche provato a comprimere la ferita». In riferimento agli accertamenti che gli inquirenti intendono portare avanti sul Gps, per ricostruire gli spostamenti dell'imbarcazione, il legale ha annunciato che nominerà un suo consulente.

I funerali della piccola Letizia verranno celebrati domani a Cagliari alle 15.30. Nessuna autopsia è stata disposta dal Pm Alessandro Pili, che ha riconsegnato la salma della piccola ai genitori, così che potessero allestire l'estremo saluto. La famiglia ha dunque deciso di celebrare i funerali nella chiesa di San Paolo, gestita dai salesiani di don Bosco, in piazza Giovanni XXIII. Nella camera ardente allestita nel Policlinico di Monserrato - dove la salma è stata portata subito dopo l'incidente mortale - oggi c'è stato un silenzioso e continuo viavai di amici e parenti, interrotto solo dalla disperazione inconsolabile della madre e del padre di Letizia, riversi sul corpicino della loro figlia.

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