Bus nella scarpata, pm a Pozzuoli
per ascoltare la superstite della strage

Bus nella scarpata, pm a Pozzuoli per ascoltare la superstite della strage
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Domenica 13 Ottobre 2013, 19:03 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 12:00
Verr ascoltata domani nella sua abitazione di Pozzuoli, Clorinda Iaccarino, la 42enne superstite della sciagura del viadotto di Monteforte Irpino che il 28 luglio scorso caus la morte di 40 passeggeri precipitati con il loro bus nel vuoto. I pm della procura di Avellino, Cecilia Annecchini e Armando Del Bene, raccoglieranno la testimonianza di Clorinda, che nell'incidente ha perso il marito, Antonio Del Giudice, e le due giovani figlie, Simona e Silvana, per ricostruire gli ultimi minuti che precedettero lo sfondamento delle barriere e il salto nel vuoto del bus da un'altezza di trenta metri. Clorinda Iaccarino, dopo aver lottato per due mesi tra la vita e la morte nell'ospedale 'Moscatì di Avellino, dove ha subito due delicati interventi chirurgici, si sta sottoponendo ad un programma di riabilitazione che prosegue con buoni risultati.



Gli altri tre adulti sopravvissuti saranno anch'essi ascoltati dai magistrati inquirenti nelle loro abitazioni o nelle strutture ospedaliere in cui ancora si trovano. Come Gennaro Nicola Schiano, il 34enne di Pozzuoli che dopo essere uscito dal coma a fine settembre, si trova ricoverato in un centro specializzato di Lecco, lo stesso nel quale viene assistita la figlioletta di cinque anni. Sul fronte delle perizie, la Polstrada di Avellino ha completato la planimetria dell'incidente nel quale vennero coinvolte altre quattordici auto: la ricostruzione verrà confrontata con le perizie effettuate sugli automezzi coinvolti. Per il 28 ottobre prossimo è previsto anche un ennesimo sopralluogo sul tratto in cui è avvenuto l'incidente per il quale sono indagate sette persone: quattro per omicidio colposo plurimo e disastro colposo (Gennaro Lametta, titolare dell'agenzia proprietaria del pullman; Michele Renzi, responsabile di Tronco dell'A16; Antonio Sorrentino, responsabile della manutenzione della società Autostrade e Ciro Lametta, l'autista del bus, fratello di Gennaro, morto alla guida) e tre per omissione in atti di ufficio: gli ex direttori di Tronco, Nicola Spadavecchia e Paolo Berti, e Michele Maietta, coordinatore del Centro Servizio di Cassino della società Autostrade.
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