Brunello di Montalcino contraffatto, sequestrati 160mila litri: truffa da un milione

Brunello di Montalcino contraffatto, sequestrati 160mila litri: truffa da un milione
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Martedì 9 Settembre 2014, 11:25 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 13:15
Vino di modesta qualit venduto come Brunello e Rosso di Montalcino. la frode scoperta dalla guardia di finanza di Siena, grazie a una segnalazione del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, che ha portato al sequestro di oltre 160.000 litri di vino e 2.350 contrassegni di Stato. Coinvolto nella frode, definita «clamorosa» dalla Gdf, un enologo di svariate aziende agricole di Montalcino, che è stato denunciato.



Grazie a una segnalazione del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Procura e Guardia di Finanza di Siena hanno così scoperto una clamorosa frode a danno dell'immagine di una delle Docg nazionali più famose nel mondo.



Un consulente tecnico di svariate aziende agricole produttrici di vino della zona di Montalcino rimaste vittime della frode - coadiuvato da collaboratori a vario titolo e con diverse funzioni nell'ambito dell'intera filiera della produzione e messa in vendita di uve e vino, in corso di identificazione - dal 2011 al 2013 - è riuscito a commercializzare, spacciandolo come vino Brunello e Rosso di Montalcino, un enorme quantitativo di vino di modesta qualità.



Il professionista, informa una nota della Gdf, abusando del rapporto lavorativo e della fiducia, si impossessava di documentazione e di materiale genuino attestante la Docg (contrassegni di Stato, documenti di trasporto, fatture etc.).



I documenti contabili gli hanno consentito di accompagnare partite di uva e di vino comune - acquistate, presumibilmente in nero - che vendeva alle cantine durante la fase della vendemmia e dell'invecchiamento, mentre i contrassegni gli avrebbero permesso, invece, di «vestire» da Brunello - in modo perfetto e impossibile da scoprire - bottiglie di qualunque vino rosso.



Una parte del vino sequestrato all'esito delle perquisizioni, infatti, era ancora nella fase dell'invecchiamento in botte: in quei casi l'acquirente avrebbe conservato per anni quel prodotto convinto di ottenere, alla fine del ciclo previsto dal disciplinare, un prodotto eccellente.



Il meccanismo risultava poi ineffabile grazie alle straordinarie abilità informatiche del soggetto, che è riuscito perfino a inserire dati falsati nella banca dati Artea della Regione Toscana (Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura), creando perfetta corrispondenza tra la documentazione amministrativa mendace e i dati telematici consultabili dagli organi di controllo.



Dalle indagini - delegate dal sostituto procuratore di Siena Aldo Natalini al dipendente Nucleo di Polizia Tributaria del capoluogo - è emerso che il truffatore aveva eseguito ripetuti accessi telematici al sistema informatico Artea, falsificando i dati delle dichiarazioni di produzione delle vendemmie, delle giacenze contabili e delle cessioni di vino sfuso.



Le investigazioni finora svolte hanno consentito di sequestrare 165.467 litri di vino - pari a circa 220.600 bottiglie del formato da 0,75 cl. - di cui 75.620 litri di Brunello di Montalcino e 89.847 litri di Rosso di Montalcino, per un valore di almeno un milione di euro, ed inoltre 2.350 contrassegni di Stato e copiosa documentazione e materiale contraffatto.



Il «truffatore seriale» è entrato anche nel sistema «home banking» personale di due imprenditori, tentando di trasferire a suo nome fondi su istituti di credito esteri e di impossessarsi, con operazioni di sportello, di ben 350 mila euro dai conti correnti di uno di essi su conti propri.



Il consulente è stato denunciato per frode in commercio, accesso abusivo al sistema informatico, appropriazione indebita aggravata e continuata e reati di falso. Lo stesso - su richiesta del pm titolare e su disposizione del gip di Siena, confermata dal Tribunale del Riesame di Firenze - è sottoposto alla misura del divieto di dimora nel Comune di Montalcino. Inoltre, nei suoi confronti è stato disposto il sequestro preventivo di 350 mila euro.