Oggi il gip del Tribunale di Brescia ha rinviato a giudizio l'imputato, che ha scelto di essere processato con rito abbreviato. Altri due soggetti coinvolti nell'inchiesta rischiano il processo: un 51enne milanese e un 44enne mantovano, entrambi a piede libero. L'indagine della Procura bresciana era nata dalla denuncia di un'allieva, che aveva raccontato di avere subito i primi palpeggiamenti dall'istruttore durante un pigiama party organizzato in palestra.
La giovane, oggi 22enne, ha detto agli inquirenti che fino all'età di 15 ha continuato ad avere rapporti sessuali completi con l'imputato.
La prima volta, la sera del 31 dicembre 2009 a 13 anni. «Non ero felice e non volevo avere rapporti con lui e questo lo faceva arrabbiare moltissimo. Mi controllava sistematicamente il telefono e si adirava quando gli rappresentavo che intendevo fare altre cose al di fuori della palestra», ha fatto mettere a verbale la vittima. Agli atti anche la denuncia dei genitori di un'altra iscritta ai corsi di karate che con Cipriano ha avuto una lunga relazione. «Lui sapeva che ero minorenne», ha detto agli inquirenti.
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