Yara, chiesto rinvio a giudizio Bossetti: l'accusa è omicidio aggravato e calunnia

Massimo Bossetti
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Lunedì 23 Marzo 2015, 14:25 - Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 12:55

BERGAMO - Importante novità nel caso di Yara Gambirasio: oggi il pm Letizia Ruggiero ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio aggravato per Massimo Bossetti.

Il 44enne muratore è accusato di omicidio aggravato e calunnia (ai danni di un collega) per il delitto della 13enne di Brembate di Sopra (Bergamo), scomparsa il 26 novembre 2010.

Ora sarà il presidente dei gip di Bergamo a fissare l'udienza durante la quale si discuterà la richiesta di rinvio a giudizio.

Il pubblico ministero Letizia Ruggeri contesta a Bossetti, in carcere dal 16 giugno scorso, l'omicidio volontario aggravato e la calunnia. Per l'omicidio, due le aggravanti contestate: l'aver «adoperato sevizie e aver agito con crudeltà» e l'aver «approfittato di circostanze di tempo (in ore serali/notturne), di luogo (in un campo isolato) e di persona (un uomo adulto contro un'adolescente di 13 anni) tali da ostacolare la pubblica e privata difesa».

La presunta calunnia è ai danni di Massimo Maggioni, uno dei suoi colleghi del cantiere di Palazzago, quello in cui lavorava all'epoca del delitto. In uno degli interrogatori, il muratore di Mapello, secondo l'accusa, avrebbe cercato di sviare i sospetti su di lui, avrebbe indirizzato gli investigatori a indirizzare le indagini sul collega dell'omicidio.

Il legale di Massimo Bossetti, Claudio Salvagni, chiederà il non luogo a procedere per il muratore arrestato. Bossetti continua a proclamarsi innocente. Allo stato, quindi, l'avvocato non ha intenzione di chiedere riti alternativi come l'abbreviato e, in caso di rinvio a giudizio, sembra intenzionato a proporre ai giudici della Corte d'Assise la questione sulla mancata corrispondenza tra il Dna mitocondriale trovato sui reperti piliferi sul corpo della ragazza (che non è di Bossetti) e quello nucleare, trovato sugli slip e sui legging che, invece, è certamente del muratore. Gli stessi giudici del Riesame di Brescia, negando per la seconda volta la scarcerazione a Bossetti, avevano rilevato una «contraddizione» e avevano giudicato la questione «discutibile». Per i giudici «l'anomalia» denunciata dal difensore «non trova una soluzione netta», ma si tratta di una questione che potrà trovare una «composizione solo se saranno espletate indagini aggiuntive, in sede di perizia in dibattimento o nel corso di incidente probatorio». Nella fase della custodia cautelare, però, per i giudici bresciani, «gli argomenti spesi non sono in grado di inficiare l'affermazione di appartenenza a Massimo Giuseppe Bossetti del Dna nucleare trovato nelle tracce biologiche corrispondenti al profilo genetico di 'Ignoto 1', in quanto vi e una piena compatibilità di caratteristiche genetiche, per 21 marcatori Str autosomici».