Bologna, tabaccaio si suicida per problemi economici

Bologna, tabaccaio si suicida per problemi economici
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Giovedì 4 Giugno 2015, 19:21 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 15:04
Si è tolto la vita per il peso di una serie di problemi economici, affrontati per coronare il sogno di ridare vita all'attività dei genitori. Pierluigi Landi, 50 anni, storico gestore di una tabaccheria del centro di Bologna e fino al dicembre 2014 presidente della Federazione tabaccai della città, è stato trovato morto nel suo negozio in strada delle Moline. Si è sparato un colpo in testa con una pistola che deteneva regolarmente.



È stata la moglie a fare la tragica scoperta all’interno del negozio. Burocrazia e investimenti che alla lunga avevano impensierito sempre di più il commerciante. Queste le probabili cause alla base del gesto estremo. L’investimento più grande pare riguardasse un locale più grande della tabaccheria: un bar, dove poter ricreare l’attività avviata dai genitori. Un sogno che per diventare realtà era necessariamente costellato dai permessi che stava iniziando a mettere insieme. Era in attesa di avere quei permessi, Pierluigi Landi, e di tutte le carte per avviare il progetto.



Sono state trovati messaggi destinati ad amici e parenti in cui Landi si scusa del gesto. Lascia la moglie e due bimbi.



Nel trambusto quotidiano c’era il tempo per un saluto, battute veloci e cordiali, come raccontano i colleghi e dirimpettai della via che sono sotto choc: “Una bravissima persona, uno di quelli che si vestiva da Babbo Natale durante le feste, è sempre stato di buon umore, andavamo a prendere le sigarette e aveva sempre una buona parola. Ci scambiavano i resti per la cassa, ci si aiutava. C’è chi l’ha visto stamattina e parlava del Bologna calcio come sempre…”