Bologna, fischi e fumogeni degli antagonisti contro Renzi: assaltata sede Pd

Bologna, fischi e fumogeni degli antagonisti contro Renzi: assaltata sede Pd
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Giovedì 20 Novembre 2014, 21:12 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 02:40
Una trentina di manifestanti dei collettivi Ross Bologna e Hobo sono arrivati davanti al Paladozza dove è atteso il premier Matteo Renzi.



I manifestanti, con cartelloni e fischietti, urlano cori contro il Governo e il Jobs Act. Oltre a loro ci sono un centinaio di precari della giustizia della Fp-Cgil che chiedono al presidente del Consiglio un incontro per risolvere la loro situazione. Polizia e carabinieri si sono schierati in assetto antisommossa.



Gli antagonisti, circa un centinaio, si sono allontanati dal cordone di polizia e carabinieri e hanno lanciato uova, palloncini pieni di vernice rossa e qualche fumogeno contro le forze dell'ordine. Intanto i manifestanti della Fp-Cgil si sono allontanati dissociandosi dalla protesta dei centri sociali.



Gli antagonisti riuniti in piazza Azzarita hanno occupato via Riva di Reno bloccando completamente il traffico in ingresso al Paladozza, dove sta per cominciare il comizio conclusivo della campagna elettorale del candidato governatore di centrosinistra Stefano Bonaccini. Il piccolo corteo ha cominciato a sfilare lungo via Riva di Reno, mentre continua a stazionare davanti al Paladozza il cordone delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa.



Assalto a sede Pd. Una sede del Pd a Bologna è stata danneggiata dai manifestanti dei centri sociali che, dopo aver contestato il premier Renzi e il Governo nei pressi del Paladozza, hanno fatto un corteo per le vie del centro. Nella sede in via Galleria è stato rotto un vetro con alcuni oggetti e caschi; i manifestanti hanno lanciato poi alcune uova. Il corteo, di circa cento persone, si è diretto in piazza XX Settembre.



I danni, secondo quanto si è appreso dopo un controllo, sarebbero limitati alla rottura del vetro di una bacheca e al lancio di uova contro la saracinesca della sede Pd.



Il premier ai contestatori: «Non ci fate paura». «Fuori da qui possono dire quello che vogliono, possono tirare le uova faremo le crepes, tirarci i lacrimogeni ma noi non non ci fermiamo. Non è in gioco il destino di uno ma di un Paese. Non ci fate paura». Così Matteo Renzi dal palco di Bologna a sostegno di Stefano Bonaccini.
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