Artigiano ucciso a sprangate: condannata a 18 anni la moglie

Artigiano ucciso a sprangate: condannata a 18 anni la moglie
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Mercoledì 16 Aprile 2014, 16:39 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 19:39
La Corte di assise ha condannato a 18 anni e due mesi Sonia Bracciale per l'omicidio del marito Dino Reatti, artigiano preso a sprangate nel cortile del proprio casolare di Anzola Emilia (Bologna) la notte tra il 7 e l'8 giugno 2012 e morto poco dopo all'ospedale. La donna era accusata di aver istigato ad agire Thomas Sanna e Giuseppe Trombetta, che in abbreviato erano stati condannati a 16 anni. A Bracciale la Corte ha riconosciuto il concorso anomalo.





Bracciale è stata condannata anche ad un risarcimento di 140 mila euro alle due sorelle di Reatti e al pagamento delle spese legali, mentre è stata assolta dal reato di detenzione abusiva d'armi, per un caricatore che era stato trovato in casa. Il Pm Rossella Poggioli aveva chiesto una condanna a 27 anni.



Nella ricostruzione dell'accusa Bracciale, che si stava separando dal marito, 48 anni, era il mandante di Sanna e Trombetta che attesero Reatti sotto casa e lo picchiarono a morte. «Faremo appello», ha annunciato l'avv.
Stella Pancari, che assiste l'imputata, aggiungendo che con il concorso anomalo riconosciuto dai giudici, che depositeranno le motivazioni entro 90 giorni, si parte dal presupposto che «non è un mandato volontario ad uccidere. Noi crediamo fermamente nella sua innocenza». Il concorso anomalo si verifica quando uno dei partecipanti all'esecuzione ad un reato commette un fatto diverso da quello voluto.
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