Blackout a Cortina, ricognizione con gli elicotteri negozi chiusi e polemiche: «Chiediamo i danni»

Blackout a Cortina, ricognizione con gli elicotteri negozi chiusi e polemiche: «Chiediamo i danni»
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Venerdì 27 Dicembre 2013, 14:45 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 15:17

terminato il black out elettrico che da ieri aveva colpito duramente Cortina d'Ampezzo, rimasta per circa 24 ore al buio. La corrente è tornata ormai nel 90% delle utenze della perla delle Dolomiti. L'Enel aveva già riattivato la luce nel 40% delle abitazioni grazie ai gruppi elettrogeni, poi da metà pomeriggio, quando Terna ha rimesso in servizio alcune linee di alta tensione è tornata in funzione la cabina primaria Enel in località Zuel, cosicchè la società ha rimesso in funzione le linee di media tensione, arrivando a riattivare circa il 90% delle utenze totali.

Il problema non ha riguardato soltanto la cittadina turistica, ma anche buona parte della provincia di Belluno.

I tecnici dei vigili del fuoco di Belluno con l'ausilio degli uomini di Terna ed Enel hanno concluso in tarda mattinata la ricognizione con gli elicotteri nelle aree che stanno affrontando i maggiori disagi legati al black out elettrico provocato dal maltempo. Sono state circa 50 mila nel bellunese le utenze prive di corrente, soprattutto nell'Agordino. Il sopralluogo aereo ha consentito di individuare i punti della rete elettrica danneggiati e quelli diventati problematici a causa della presenza di neve e ghiaccio sui fili dell'alta tensione.

I negozi di Cortina Fino al 95% dei commercianti costretti a tenere le serrande abbassate, con un inevitabile danno economico proprio in uno dei principali periodi turistici. Gian Pietro Ghedina, consigliere comunale e consigliere della Consulta comunale di Confcommercio di Cortina d'Ampezzo, racconta all'Adnkronos i disagi che hanno vissuto i negozianti della città a cause delle pesanti nevicate e del black out elettrico. «È un danno inevitabile non aver potuto lavorare in questi giorni di massimo afflusso di turisti - osserva - Oggi le situazioni sono diverse, alcune vie sono illuminate, altre senza luce. Quasi tutti, il 90-95% dei negozi, hanno chiuso: mancano il riscaldamento, l'elettricità, non funzionano i Pos». In compenso «si vive un'atmosfera di altri tempi, molta gente passeggia in strada, c'è tantissima neve», afferma. Per ora i commercianti non hanno ancora valutato se rivalersi per i danni subiti. Ora ci interessa riaprire le attività il prima possibile e riportare tutto alla normalità - conclude Ghedina - Certo, sono cose che non dovrebbero succedere, valuteremo le eventuali responsabilità».

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