È visibilmente stanco e non si stacca dalle braccia del papà dopo la notte passata all'addiaccio. Il bambino, che appare in discrete condizioni di salute, è stato accompagnato nel posto medico che era stato allestito ieri nel centro di coordinamento dei soccorsi, a Domegge di Cadore.
Ieri, al momento del rientro, la comitiva di bambini e parenti aveva iniziato a scendere a scaglioni. Il bambino, arrivato con un giovane zio, è stato visto l'ultima volta da una bimba e dalla nonna di quest'ultima intorno alle 17.30 sotto l'Eremo, all'altezza di un bivio che porta a valle verso il lago del Centro Cadore e verso località Malauchie. Dopo averlo cercato invano, poco prima delle 19 era partita la ricerca del Soccorso alpino e delle altre forze, con diverse unità cinofile.
All'alba nuove squadre si sono aggiunte e alle 6 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato una prima ricognizione dall'alto, seguito dall'elicottero dell'Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, e da quello dei vigili del fuoco. L'operazione ha impegnato oltre cento persone, 60 soccorritori delle Stazioni di Centro Cadore, Pieve di Cadore, Val Biois, Longarone, Feltre, Prealpi Trevigiane, Auronzo di Cadore, Alleghe, San Vito di Cadore, Val Comelico, Sappada, Val Pettorina, Cortina, Belluno, Alpago, vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, Guardia di finanza, Protezione civile, carabinieri. L'area attorno all'Eremo, fino al lago del Centro Cadore, è stata suddivisa in 26 zone, ognuna affidata a una squadra.
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