RAGAZZA SENSIBILE
La figlia Alice, una ragazza particolarmente sensibile e con tratti di fragilità, è stata travolta da questa morte che l’ha provata prima psicologicamente e poi anche fisicamente. La sua sofferenza interiorizzata si è manifesta anche all’esterno. Il legame con la madre si è stretto ancora di più, e la giovane aveva ottenuto traguardi importanti come la laurea, conseguita lo scorso luglio all’Università di Verona, in Scienza della formazione.
MAMMA MORTA
Poi, a dicembre, se n’è andata anche la mamma, a 49 anni, anche lei falcidiata dal cancro. Già dipendente del Fabbri Group attivo nella produzione delle giostre, era anche lei stata attiva nella vita di paese, sia sul fronte delle attività legate a quelle del mondo della giostra che, in piccola parte anche politicamente, tanto da presentarsi candidata come consigliere alle amministrative. E se per il paese è stato un altro momento di dolore collettivo, per Alice è stata un’ulteriore tragedia. Un colpo pesantissimo che l’ha ulteriormente affossata. Ha reagito, ha lottato, poi però la sua inquietudine interiore ha alimentato ulteriormente i suoi disturbi.
L’INQUIETUDINE
Come un fiore con le radici recise. Una ragazza bellissima, che già si era impegnata anche lavorativamente. Si era tatuata sulla pelle le parole “papà” prima e “mamma” poi, segno tangibile di come le due ferite fossero cicatrici indelebili. Alice viveva da un po’ di tempo a Legnago, la città dove aveva frequentato le superiori, all’Itcg Minghetti. Si era come ritirata, aveva scelto di allontanarsi da Bergantino, culla dei suoi ricordi più felici. Il suo dolore, però, ha continuato ad ardere internamente.
STRAZIATA DAL DOLORE
A capire che potesse essere successo qualcosa sono stati alcuni amici con i quali si sentiva quotidianamente. Non ricevendo risposta, hanno dato l’allarme e sono stati i vigili del fuoco, ieri mattina, a buttare giù la porta del suo appartamento, trovandola senza vita. Una morte per cause naturali, se naturale è venire schiacciata da un peso così grosso come quello che si è portata sulle spalle e che l’ha fiaccata giorno dopo giorno, facendola deperire fino a provocarne la morte. Su Facebook rimbalzano tanti messaggi di saluto, pieni di tristezza per un epilogo così tragico. «Finalmente potrai riabbracciare i tuoi genitori», uno dei commenti ricorrenti quasi a cercare un tratto consolatorio in questo sconvolgente dramma.
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