Benigni a palazzo Chigi scherza sulle statue coperte: «Renzi ci ha accolto nudo»

Benigni a palazzo Chigi scherza sulle statue coperte: «Renzi ci ha accolto nudo»
3 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Gennaio 2016, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 11:01

I premi Oscar Bernardo Bertolucci, Roberto Benigni, Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore sono stati oggi in visita a Palazzo Chigi dal premier Matteo Renzi. 

«Renzi ci ha fatto venire a Palazzo Chigi per risolvere il problema delle statue. Ci ha accolto benissimo: erano tutti nudi, Renzi ci ha accolto nudo», ha scherzato Benigni al termine del pranzo a Palazzo Chigi durato oltre due ore, ridendo così con i giornalisti sul caso delle statue coperte in Campidoglio per la visita del presidente iraniano Rohani.

«Faremo un'unione civile tutti e tre, andremo a vivere insieme», ha poi aggiunto uscendo da Palazzo Chigi insieme a Sorrentino e Tornatore. L'attore premio Oscar si è divertito con una serie di gag con i cronisti che, invece, lo incalzavano con domande di attualità politica. «Referendum sulle riforme? ho già votato», ha scherzato Benigni.

«Sono qui a votare quella legge lì, la legge sui tombini», ha detto ancora Benigni ai giornalisti che gli chiedevano il motivo della sua presenza. E ancora: «Lei che ci fa qui? Io sono qui tutti i giorni e non la vedo mai», ha sorriso l'attore e regista. 

Poco prima dell'arrivo dei due ospiti è giunto nella sede della presidenza del Consiglio il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Oggi il Consiglio dei ministri ha dato via libera a un provvedimento a sostegno del cinema. 

«Abbiamo avuto l'impressione che si voglia dare uno sprint a tutta la cultura e quindi anche al cinema», ha detto ancora Benigni. «Non c'è l'intenzione di fare un copia e incolla da altri paesi come la Francia» ma, appunto, quella di dare un a «spinta forte» al settore del cinema. «Non è una tassa di scopo perché non aumenta le tasse agli esercenti, è un escamotage», ha aggiunto poi Tornatore spiegando che il provvedimento di cui si è parlato nel corso del pranzo è «molto positivo».

Al pranzo organizzato da Renzi con i big del cinema italiano si è parlato di film e sale, ma anche di cultura e bellezza italiana. Era un pranzo organizzato dal presidente del consiglio per illustrare ai premi Oscar italiani la nuova legge sul cinema, approdata poi al Consigio dei ministri. Un invito estemporaneo nel quale era stato incluso anche Gabriele Salvatores, che però oggi era fuori Roma e non ha potuto esserci.

Ai quattro premi Oscar, il presidente del consiglio ha voluto raccontare in anteprima il contenuto del disegno di legge governativo messo a punto dal governo per il settore, una legge di sistema per il cinema e l'audiovisivo che si attendeva da decenni (l'ultima è del 1949), con 200 milioni in più per il cinema a partire dal 2017, il settore che esce dal fondo unico per lo spettacolo e acquisisce un suo fondo a parte, percentuali più alte per il Tax credit, interventi per i giovani e per la tutela delle sale.

I registi hanno ascoltato, poi si sono lanciati in una ridda di domande su come funzionerà il nuovo sistema, scendendo nel dettaglio dei meccanismi delle nuove sale. Tutti comunque concordi nel condividere la
necessità di una legge strutturale. All'incontro, testimoniato da una foto ricordo che ritrae premier e Franceschini, con Benigni, Bertolucci, Sorrentino e Tornatore, hanno partecipato anche il vice segretario generale della presidenza del Consiglio Salvo Nastasi e il portavoce di Renzi, Filippo Sensi.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA