A incastrare gli indagati, le intercettazioni delle vittime. «Non è vita così...si stava sentendo male...poi è caduta a terra...prendi l'acqua...ma acqua non ne avevamo più...buttagli l'acqua...buttagli l'acqua addosso...», diceva al telefono uno dei braccianti.
Stava commentando quanto accaduto a una collega, che si era sentita male a causa del caldo e del troppo lavoro. Era il 22 luglio 2016. Da allora in poi gli investigatori hanno raccolto numerose testimonianze di lavoratori sfruttati. Nei campi «giungevo tramite un bus dell'azienda dopo essere partita da Mola di Bari, intorno alle ore 01.30» e «lavoravo anche per 15 ore consecutive, sempre in piedi, con una breve pausa pranzo di soli 30 minuti», ha raccontato una donna.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout