Ancona, bacheca Cgil in frantumi: scatta l'allarme raid fascista, ma era solo una pallonata

Ancona, bacheca Cgil in frantumi: scatta l'allarme raid fascista, ma era solo una pallonata
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Mercoledì 5 Settembre 2018, 16:46 - Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 14:08
Una bacheca della Cgil, con all'interno il manifesto "Mai più fascismi", è stata ritrovata in frantumi a Chiaravalle, in provincia di Ancona. Il fatto, apparentemente insignificante, è stato subito interpretato in chiave politica, scatenando una vera e propria bagarre nel piccolo centro marchigiano. Il primo a intendere quel vetro rotto come un gesto intimidatorio di estrema destra è stato l'ex vicesindaco Antonio Moscatelli, racconta Ancona Today, seguito a ruota dall'Anpi e da Rifondazione Comunista.

La realtà dei fatti è però ben diversa. Pare, infatti, che quella bacheca della Cgil sia stata frantumata da un'involontaria pallonata di un bambino. Nessuna premediazione, nessun messaggio politico. A spegnere il fuoco ci hanno pensato la stessa Cgil e il sindaco di Chiaravalle, Damiano Costantini, che ha anche rivelato che il papà del bimbo si è già proposto per ripagare il danno causato dal maldestro figlio. Bacheca Cgil in frantumi, Rifondazione denuncia raid fascista ma era una pallonata. «L’antifascismo è un valore sancito nella nostra Carta Costituzionale - ha dichiarato il sindaco - che va perseguito attraverso l’educazione e la consapevolezza e non va sbandierato o, peggio ancora, cavalcato per ottenere visibilità e consenso».
 
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