Secondo quanto ricostruito, le minorenni avrebbero avuto rapporti sessuali anche a scuola tanto da spingere il preside dell'istituto a far chiudere i bagni dove le giovani avevano rapporti pare talvolta solo per ottenere una ricarica telefonica. Più in generale le adolescenti contattavano i clienti attraverso i social network e li incontravano nei parcheggi dei centri commerciali di città e provincia. Una delle giovani ha ammesso il suo comportamento, mentre quattro hanno negato ogni addebito. A far scattare l'indagine è stata la madre di una quindicenne che vedeva spesso la figlia tornare a casa la sera accompagnata da un adulto, un 45enne ora indagato per violenza. A casa dell'uomo sono state trovate anche centinaia di pillole, con ogni probabilità Viagra.
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