Migliaia di passeggeri si sono così affollati nel primo pomeriggio davanti ai tabelloni di Bologna Centrale e Firenze Santa Maria Novella nella speranza di avere informazioni che sono arrivate a volte con la stessa puntualità dei treni. Chi aveva urgenza di raggiungere la destinazione è salito senza biglietto sui convogli in ritardo che facevano tappa nelle stazioni di Bologna e Firenze, rassegnato a viaggiare in piedi e a pagare i salati supplementi che solo in parte saranno compensati dai rimborsi per i ritardi delle "corse" inizialmente prenotate.
A Bologna, fra l'altro, all'Alta velocità è riservato in livello più profondo della stazione sottorranea, ma molti dei treni in ritardo sono stati fatti arrivare in superficie costringendo i viaggiatori a "rimbalzare" fra i vari livelli della stazione salvo poi scoprire che il "loro" treno aveva di nuovo cambiato "piano" di arrivo". Senza scapicollarsi, e se non si è gravati da bagagli pesanti, per passare dai binari AV (da 16 a 19) a quelli normali (da 1 a 11) o viceversa occorre una decina di minuti, qualcosa di più se non si è pratici del tragitto.
Alcuni convogli su stati inoltre deviati sulle linee non ad alta velocità causando a loro volta ritardi alla circolazione regionale di Emilia Romagna e Toscana.
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