Shalabayeva, il Csm sospende il giudice di pace che disse sì all'espulsione

Alma Shalabayeva
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Mercoledì 25 Ottobre 2017, 23:18
Il plenum del Csm ha deliberato all'unanimità la sospensione cautelare dall'esercizio delle funzioni di Stefania Lavore, giudice di pace che si occupò del caso Shabalayeva, la moglie del dissidente kazako espulsa dall'Italia il 31 maggio 2013. Lavore è indagata dalla Procura di Perugia insieme ad altri soggetti, tra cui alcuni dirigenti di vertice della polizia, per le modalità, le presunte omissioni ed abusi con cui fu condotta l'espulsione. Per questi motivi l'organo di autogoverno della magistratura ha ritenuto che vista la gravità delle condotte penalmente rilevanti che le vengono contestate, la giudice di pace non possa esercitare il proprio ruolo e l'ha temporaneamente sospesa.
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