Aggressione ai tifosi della Juve sulla A1, arrestati tre ultrà del Napoli

Aggressione ai tifosi della Juve sulla A1, arrestati tre ultrà del Napoli
di Angela Nicoletti
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Venerdì 16 Giugno 2017, 07:56 - Ultimo aggiornamento: 17 Giugno, 10:56

Rapina, danneggiamento e incendio. Sono questi i reati che la Procura di Frosinone, unitamente al personale alla Digos e alla sottosezione della Polizia Stradale in A1 di Frosinone, hanno contestato ai tre tifosi del Napoli che un mese fa aggredirono sette tifosi juventini che stavano facendo rifornimento nell'area di servizio La Macchia Ovest ad Anagni dopo la partita Roma-Juventus. 

In manette sono finiti un 37enne di Caserta e due giovani napoletani di 24 e 23 anni. Tutti hanno ottenuto il beneficio dei domiciliari.


L'agguato è avvenuto la notte tra sabato e domenica del 14 maggio scorso quando i sostenuti napoletani hanno accerchiato una decina di tifosi juventini residenti a Brindisi. Li hanno picchiati e poi hanno lanciato dei fumogeni all'interno del loro pulmino. Perché indossavano sciarpe bianconere.

I tifosi juventini erano fermi a fare rifornimento quando, come accertato dalla polizia e come registrato dalle telecamere, sono arrivati sei mezzi provenienti da Torino e con a bordo una quindicina di sostenitori partenopei. In pochi istanti nel piazzale si è scatenata una vera e propria guerriglia.

All'arrivo della polizia dei tifosi napoletani non c'era più traccia. Il gruppetto di juventini, invece, era a terra stordito dalle botte e per questo fu trasportato in ospedale a Frosinone.

Le  immagini immortalate dalle telecamere presenti nel piazzale hanno consentito agli investigatori della polizia di risalire agli intestatari dei mezzi e quindi dei quindici facinorosi azzurri che sono stati in parte identificati. Questo ha consentito alla polizia di arrivare a tre degli autori materiali della rapina all'autogrill e dell'incendio al mezzo dei brindisini. Questa mattina gli arresti.

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