Un successo che riguarda da vicino Roma che, da sempre, ha un legame strettissimo con Acqua Egeria, l’unica fonte della città: la leggenda della ninfa, il mito dell’Acqua Santa, la mineralità del terreno da cui sgorga, il parco, la sorgente, alimentata dal bacino idrico dei Castelli Romani, e una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Un rapporto solidissimo che pone le basi nel mito delle ninfe ma che si sviluppa dopo il 1400.
È il periodo in cui la sorgente vive una fase di grande popolarità legata alle guarigioni miracolose. Da allora, diventa Santa e Papa Alessandro VII, guarito dalla calcolosi bevendo ogni giorno dalla fonte, decide di porre una stele, ora sparita, per ricordarne appunto le qualità terapeutiche, studiate a lungo da medici e studiosi dell’epoca.
“Il riconoscimento ricevuto -commenta il direttore generale di Acqua Santa di Roma, Luis Tonet- conferma che Acqua Egeria è apprezzata sia in Italia che all’estero. Le tre stelle oro assegnate sono un ulteriore trampolino di lancio verso l’export e i mercati stranieri”.
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