L'uomo accusato è un artigiano, membro di una associazione sportiva che si occupa anche di promozione del territorio. L'accusa è di violenza sessuale con l'aggravante dei motivi abietti e futili e di aver agito con crudeltà ma anche di minaccia e violenza privata. La giovane ha alle spalle anche una storia familiare difficile. Secondo quanto
accertato, sarebbe stata obbligata a infliggersi punizioni corporali e a compiere atti di autolesionismo ogni qual volta non obbediva ai suoi ordini tra cui quello di non comunicare, neanche per telefono, con nessuno. Inoltre l'avrebbe incitata a sottoporsi a una seduta di ipnosi regressiva al fine di purificarsi da altre precedenti relazioni sentimentali e sessuali.
La denuncia nei confronti dell'uomo, già in carcere dal 20 marzo scorso per violenza sessuale su una tredicenne, è stata presentata alla fine dell'anno scorso dalla vittima, accompagnata negli uffici del commissariato di Mesagne da due persone che la sostenevano psicologicamente.
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