Da vari mesi la famiglia si era affidata a una società di investimenti, per la ricerca di un possibile compratore, e dopo averne incontrati almeno 6, si è sentita rassicurata davanti a Jeff Bezos, uno dei grandi innovatori della moderna tecnologia e presumibilmente in grado di sfruttare al meglio il fatto che il sito del Washington Post è uno dei più popolari al mondo.
Il Washington Post è stato finora il fiore all’occhiello della società “The Washington Post Company” che include anche un canale tv via cavo, vari giornali locali e anche la società Kaplan, specializzata in materiale e prodotti per l’istruzione. Fino al 2010, la società possedeva anche la famosa rivista Newsweek, che aveva venduto al miliardario Barry Diller, proprietario del fortunato sito di informazioni on-line, Daily Beast. Proprio nello stesso giorno in cui viene quest’altra notizia sul futuro del Washington Post, è stato annunciato che quel che resta di Newsweek è stato di nuovo venduto, questa volta all’International Businesss Times, una società di informazione solo on-line con 13 milioni di lettori.
Il Washington Post occupa quasi 800 giornalisti. Nella sua storia ha vinto 47 premi Pulitzer. E’ considerato uno dei grandi giornali del mondo, e la sua fama è indelebilmente legata allo scandalo Watergate (che nel 1974 portò alle dimissioni del presidente Richard Nixon), portato a galla da due dei suoi più intraprendenti giornalisti investigativi, Bob Woodward e Carl Bernstein.
Jeff Bezos ha 49 anni, ed è al 19esimo posto dei più ricchi del mondo, con un valore di oltre 25 miliardi di dollari.
Nei giorni scorsi, un altro storico giornale è stato venduto per una cifra molto inferiore a quanto era stato valutato pochi anni fa: il Boston Globe, comprato dalla società del New York Times nel 1992 per oltre un miliardo di dollari, è stato ceduto a circa 80 milioni di dollari al proprietario della squadra di baseball di Boston, i Red Sox.
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