Nuovo decreto: seconde case, fidanzati, funerali: ecco quando si può uscire dalla propria regione (o dal Comune)

Nuovo decreto: seconde case, fidanzati, funerali: ecco quando si può uscire dalla propria regione (o dal Comune)
di Francesco Malfetano
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Martedì 16 Marzo 2021, 10:24 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 17:13

Vivere in zona rossa non vuol dire non poter uscire mai dal proprio comune o dalla propria regione. Come precisato dalle Faq del governo relative al decreto-legge del 13 marzo e al dpcm del 2 marzo, sussistono infatti una serie di motivazioni che consentono di derogare le regole sugli spostamenti. Ovvero, in linea generale, fino al 6 aprile in zona rossa si potrebbe uscire dalla propria abitazione solo «per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un'altra Regione o Provincia autonoma)» e per fare «rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». Non è invece consentito spostarsi «per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute». Tuttavia, munendosi di autocertificazione, ci si può spostare in deroga alla norma generale e non solo per fare la spesa nel comune accanto al proprio al fine di risparmiare, per fare volontariato o una passeggiata con o senza animale domestico, gettare la spazzatura, fare sport o andare a messa (avendo cura di scegliere una chiesa il più possibile vicina alla propria abitazione). Le eccezioni sono davvero tante

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LE DEROGHE 


Le deroghe riguardano innanzitutto i giorni di Pasqua.

Il 3, 4 e 5 aprile, è infatti accordata agli italiani per una sola volta al giorno la possibilità di spostarsi «verso un'altra abitazione privata abitata della stessa Regione, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro». 


Inoltre, per l'intero periodo di riferimento, dunque fino al 6 aprile, è sempre possibile ricongiungersi (anche fuori dal Comune o dalla Regione) con il proprio coniuge o il propri partner, ma «solo se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione».

SECONDE CASE


Tra le eccezioni ora rientrano anche le seconde case, pure se in un'altra Regione o Provincia autonoma (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), ma solo per« coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del Decreto-legge 14 gennaio 2021». Tuttavia la casa di destinazione non solo non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare ma vi si può recare unicamente tale nucleo.

 


Allo stesso modo è possibile spostarsi (anche tra Comuni, Regioni o Province autonome in aree diverse) «per dare assistenza a persone non autosufficienti», ma solo in numero non superiore «alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza», di norma non più di un parente adulto. 
E' inoltre consentito ai genitori separati di spostarsi «per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Regioni e tra aree differenti». Allo stesso modo è consentito ma fortemente sconsigliato per ovvi motivi legati al contagio e alla maggiore vulnerabilità delle persone anziane, accompagnare i propri figli dai nonni.

 


Inoltre, precisa l'esecutivo, «la partecipazione a funerali di parenti stretti (per tali potendosi ragionevolmente ritenere almeno quelli fino entro il secondo grado) o di unico parente rimasto, sempre nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza, costituisce causa di necessità per spostamenti, anche tra aree territoriali a diverso rischio e con discipline differenziate per il contrasto e il contenimento dell'emergenza da Covid-19».

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