Italia tutta in zona arancione? Oggi le proposte delle Regioni: entro il 25 febbraio la scelta sugli spostamenti

Italia tutta in zona arancione? Oggi le proposte delle Regioni: entro il 25 febbraio la scelta sugli spostamenti
di Diodato Pirone
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Sabato 20 Febbraio 2021, 13:56 - Ultimo aggiornamento: 19:38

Oggi pomeriggio i presidenti delle Regioni italiane si incontreranno via web fare il punto sull’aumento dell’indice di contagio e soprattutto per definire le linee di intervento del prossimo Dpcm governativo (l'attuale scade il 5 marzo). Dopo i confronti tra i governatori, la palla passerà al governo che dovrà decidere innanzitutto se prorogare il blocco degli spostamenti tra le Regioni, in scadenza il 25 febbraio, in modo da allinearlo con l’entrata in vigore del nuovo Dpcm in programma per il 5 marzo quando bisognerà decidere se aprire o meno gli impianti di risalita delle piste da sci.

Zona arancione in tutta Italia, dalla dad ai laboratori: cosa cambia per le scuole

Alcune Regioni sono favorevoli a collocare tutta l'Italia in fascia arancione per un paio di settimane in modo da arginare la diffusione delle varianti, in particolare quella inglese che ha costretto alcune aree (Bolzano, la provincia di Perugia e una quarantina di Comuni sparsi un po' ovunque) a dichiarare la zona rossa.

La fascia arancione nazionale avrebbe il pregio di evitare l'attuale confusione per cui molti italiani non distinguono più fra una fascia e l'altra.

Non si tratterebbe di un lockdown totale ma il modello potrebbe essere simile a quello sperimentato durante le vacanze di Natale. D’altra parte i parametri stanno peggiorando un po' in tutta Italia e le varianti del covid iniziano a spaventare: l’Rt è passato da 0,95 a 0,99, sfiorando la soglia di 1 oltre la quale i contagi e i ricoveri iniziano a esplodere.

"Tutta Italia arancione"

L'idea di introdurre restrizioni anti covid omogenee in tutte le regioni per qualche settimana è stata lanciata dal governatore dell'Emilia Romagna e presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Una proposta sulla quale però non è d'accordo il collega ligure e suo vice nella Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti: «Sono favorevole a un sistema di maggiore duttilità per le zone di rischio covid delle Regioni, anche introducendo zone di dimensioni diverse da quelle delle Regioni stesse. Penso che un approccio allarmistico non aiuti nessuno, né il Governo, né le Regioni, né le categorie, né il sistema ospedaliero». In ogni caso una scelta va fatta in settimana: il 25 febbraio (giovedì prossimo) scade la proroga del divieto di spostamento fra una regione e l'altra e servirà prendere una decisione definitiva.

 

La nuova ordinanza

Di certo c'è che, a partire dalla mezzanotte di oggi l'Italia resterà gialla e arancione con alcune zone rosse definite a livello locale. Le ordinanze di ieri del ministro della Salute, Roberto Speranza, hanno riguardato solo il passaggio in arancione di Emilia Romagna, Molise e Campania. Tuttavia i presidenti dell'Umbria e di Bolzano hanno autonomamente innalzato il livello di allerta al rosso.

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