Roberto Fico, chi è Yvonne: la compagna fotografa del presidente della Camera

Roberto Fico, chi è Yvonne: la compagna fotografa del presidente della Camera
di Cristina Cennamo
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Domenica 25 Marzo 2018, 08:14 - Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 10:24

Se è vero che dietro un grande uomo c’è spesso una grande donna, questo è senz’altro il caso di Roberto Fico e Yvonne De Rosa: uno di quei rarissimi esempi in cui l’uno è lo specchio dell’altra, i pezzi perfettamente combacianti della stessa mela. 

Classe 1975, Yvonne è nata e cresciuta a via Manzoni nella famiglia che tutti vorremmo avere: quella in cui i genitori, che stanno insieme da sempre essendosi fidanzati ai tempi del liceo, non sono forse mai andati a dormire senza essersi perdonati un battibecco, ancorché minimo. Un esempio positivo che ha forgiato un carattere di ferro, con una grinta ed una forza di volontà fuori dal comune. Il primo incontro con Fico risale ai tempi delle scuole medie: lui alla Della Valle di Posillipo, lei alla Belsito ovvero la succursale. 

Colpo di fulmine? Anche no. Ai tempi, e per tutti gli anni a seguire, Yvonne era oggettivamente la più bella della scuola: della Della Valle-Belsito, come poi dell’Umberto e del Pontano. Una bellezza acqua e sapone che le fruttò una campagna da testimonial per il sapone Dove, i cui pubblicitari rimasero colpiti dalla sua bellezza acqua e sapone. Un primato che in ogni caso non ha mai scalfitto più di tanto la futura fotografa, che dopo essersi laureata in Scienze Politiche alla Federico II è volata a Londra con il primo marito e la figlia, ed ha quindi intrapreso il percorso già iniziato a Napoli alla scuola di Sergio De Benedittis: quella della fotografia fine arts, perfezionato con una laurea alla Central Saint Martin’s ovvero l’università che ha “sfornato”, tra gli altri, anche Stella McCartney e quindi con un MA in fotogiornalismo al London College of Communication. 

Il resto, come si suol dire, è storia o anzi foto. 

Memore di un’esperienza di volontariato, Yvonne realizza il suo primo libro fotografico presentato nel corso di un’affollatissima mostra al PAN, il museo d’arte contemporanea di Napoli : “Crazy God”, un’appassionante sequenza di scatti realizzati negli spazi di quello che fu a suo tempo un manicomio e che avrebbero fatto senz’altro bella figura a corredo di un libro di Alda Merini. 

«La fotografia rappresenta lo strumento che può portarmi  e che mi ha portato, al di là del puro aspetto estetico delle rappresentazioni, ad appassionarmi allo studio dell'essere umano», scrive lei stessa nel sito www.yvonnederosa.it.

E come fotografa freelance ha lavorato infatti anche con le ONG inglesi, che le hanno permesso di viaggiare nell'Europa orientale e da cui è nato quindi il suo secondo libro: “Hidden Identities”, pubblicato nella primavera del 2013.

Al momento sto lavorando a un progetto chiamato Waste Side Story , il mio girovagare per ciò che è in Italia ora denominò la Terra del Fuoco.

Nel mentre, l’incontro con Fico o, meglio, il reincontro. Casuale, come spesso accade, ma definitivo. 

Ai tempi, Roberto non parlava di politica: la sua attività era il commercio equosolidale con i Paesi del Terzo Mondo. E, naturalmente, i viaggi con Yvonne su e giù tra Londra e il Marocco. 

Un’unione nata davvero sotto una buona stella: da allora i due non si sono mai più lasciati, e se la carriera politica di lui ha spiccato il volo quella di lei non è stata da meno. 

Oltre ad essere stata scelta per diverse mostre internazionali, non ultima quella a città del Messico dove una sua foto è stata esposta insieme a quelle di nomi notissimi come Stava McCurry, tornata a Napoli Yvonne ha fondato «Magazzini Fotografici» (www.magazzinifotografici.it) ovvero il primo spazio interamente dedicato alla fotografia concepito come un luogo d’incontro in cui nel corso degli ultimi anni si sono susseguiti big della macchina fotografica provenienti da tutto il mondo, che qui hanno presentato le loro opere, tenuto conferenze e workshop, e che da qui sono partiti quindi alla scoperta di Napoli insieme all’amica fotografa. 

Tra i più recenti, Brian Griffin ovvero il fotografo musicale di Birmingham che ha collaborato con artisti che hanno definito il pop degli anni Ottanta come Elvis Costello, Devo, Siouxsie & the Banshees, The Clash e i Queen nonché  Echo & the Bunnymen e soprattutto Griffin colui che ha modellato l’immagine degli esordi di un allora giovane gruppo synth pop di Basildon: i Depeche Mode.

Decisa a trasformare via San Giovanni in Porta, dove ha sede lo spazio, nel cuore della fotografia mondiale Yvonne si divide quindi tra Magazzini Fotografici, dove è coadiuvata da uno staff di giovani talenti, l’attività di fotografa e, naturalmente, quella di compagna di Roberto Fico e ancor più di mamma di Elena, una bellissima 16enne che Yvonne ha sempre seguito secondo l’esempio di famiglia: con amore, certo, e tanta dedizione.

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