Utero in affitto, ok al testo Meloni-Carfagna: «Reato universale». Cosa significa, come funziona nel mondo

Il ministro: «La gravidanza non è una merce»

Utero in affitto, ok al testo Meloni: «Reato universale». Cosa significa, come funziona nel mondo
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Giovedì 21 Aprile 2022, 19:08 - Ultimo aggiornamento: 19:38

Perseguire la pratica cosiddetta de "l'utero in affitto" come reato universale. A prevederlo è il nuovo testo base della legge in materia che è stato adottato dalla Commissione Giustizia della Camera. A passare è stato il testo proposto dalla leader di FdI, Giorgia Meloni. In commissione erano state presentate due proposte.

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«Utero in affitto sia reato universale»

La legislazione italiana già vieta la pratica dell'utero in affitto, reato definito nella legge 40 del 2006. Le pene sono la reclusione da 3 mesi a 2 anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro. Il testo Meloni aggiunge semplicemente che «Le pene si applicano anche se il fatto è commesso all'estero». L'altra proposta di legge - presentata da Mara Carfagna - prevede invece che la legge persegua chi commette all'estero questo reato, purché si tratti di un cittadino italiano. Nei prossimi giorni verrà fissato il termine per gli emendamenti.

 

Cosa significa

Il termine "utero in affitto" viene correntemente utilizzato come sinonimo di maternità surrogata. Se una coppia, per diversi motivi, non può avere figli, si rivolge a una donna che "presta" il suo corpo per la gestazione fino al parto quando poi affida loro il bimbo per poi dare il bambino.

Nel mondo diversi i casi di maternità surrogata. 

Come funziona negli altri Paesi

La maternità surrogata è consentita dalla legge negli Usa, in Russia, Ucraina, Grecia e Canada. In questi Paesi è consentito l'accesso agli stranieri per la pratica. In alcuni Paesi - tra cui Regno unito e Grecia - c'è un'opzione di fecondazione eterologa legale: l'unico limite è che non abbia fini "commerciali". La pratica è molto diffusa soprattutto nei Paesi dell'Est Europa, Ucraina e Russia.

Le parole del ministro Carfagna

«Il voto della Commissione giustizia sul testo base che riconosce come reato universale la maternità surrogata è un passo avanti a tutela della dignità delle donne e dei diritti inderogabili dell'essere umano. A chi dice che questa norma è discriminatoria verso la comunità Lgbt ricordo che la gravidanza non è una merce e i corpi delle donne, come quelli di chiunque altro, non sono oggetti di libero utilizzo: chiunque li riduca a tali, omosessuale o eterosessuale che sia, deve sapere che la legge italiana lo sanzionerà, ovunque abbia commesso il suo reato», dice il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna sull'adozione da parte della Commissione Giustizia della Camera del testo base della legge.

Le richieste di abolizione

Il percorso per richiedere l'abolizione della pratica ha avuto inizio nel febbraio del 2016 a Parigi dove si è tenuto un convegno internazionale per la cancellazione della surrogazione di maternità. I partecipanti hanno steso un testo per chiedere che venga proibita in tutti i Paesi del mondo. Nel documento si sottolineano i problemi che la pratica presenta per lo sfruttamento economico e alla lesione della dignità e dei diritti delle donne e dei bambini.

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