Toscana, prima prova della guerra dei due Mattei

Toscana, prima prova della guerra dei due Mattei
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Lunedì 25 Novembre 2019, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 13:01
Matteo Salvini sabato sarà  a Firenze. E si apre un’altra campagna elettorale. Cruciale anche questa e simile a quella emiliano-romagnola: passerà a destra un’altra regione rossa cioè la Toscana che va al voto in primavera? Se a maggio la Toscana dovesse passare alla destra le- ghista, sarebbe la fine di un’epoca. Politica ma anche sociale. “Sarebbe il crollo del nostro muro di Berlino”, enfatizza Susanna Ceccardi, la leghista che, da nipote di partigiani, nel 2016 riuscì nell’impresa di sfondare la trincea rossa nel piccolo comune di Cascina, prima di dare il via a una serie impressionante di vittorie del Carroccio e di sconfitte del centrosinistra: Arezzo, Grosseto, Pistoia, Pisa, Massa e Siena. Sarà forse lei, la Ceccardi, la candidata governatrice della Lega. Negli ultimi cinque anni intanto il rapporto tra i comuni capoluogo si è completamente ribaltato: nel 2015 era 10 a 0 per il centrosinistra, oggi 6 a 4 per il centrodestra. Uno tsunami.

La grande novità è che per il voto in Toscana sarà in campo elettorale per la prima volta Italia Viva, il partito di Renzi. Debutterà puntando alla doppia cifra ed è stato lui Renzi a scegliere o a imporre al Pd il candidato governatore che dovrà succedere a Enrico Rossi: si tratta dell’attuale presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani. 

Il voto in Toscana sarà insomma il primo scontro elettorale diretto tra i due Mattei. Sabato parte il primo dei due, Salvini. Poi entrerà in campo Renzi. E se il Matteo italovivista dovesse battere quello  leghista, potrebbe diventare il vero sfidante di Salvini  - quando sarà - anche nelle elezioni politiche nazionali.
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